Sbranata dopo essere stata attaccata da un branco di lupi o, con più probabilità, di esemplari ibridi. E’ stata predata e uccisa così alle prime luci dell’alba di oggi la maialina domestica ‘Gina’, un quintale e 12 anni di affetto e simpatia. Il suino stava grufolando vicino ad un frutteto, nelle campagne tra Offagna e Santo Stefano di Osimo quando gli animali selvatici l’hanno azzannato senza lasciargli scampo. «Il nostro vicino ha trovato la sua carcassa intorno alle 14 di oggi pomeriggio e ci ha avvisato – racconta la 46enne Emanuela Platani, la proprietaria dell’animale domestico – Penso sia il caso di trovare una soluzione perché questa situazione non è sicura né per chi ha gli animali nè per le persone che magari escono a portare a spasso i propri cani e rischiano di imbattersi nel branco. La nostra maialina aveva l’accesso dal nostro terreno a quello del vicino, di comune accordo, perché la mattina andava a mangiare la frutta che cadeva a terra dagli alberi. Passava da una zona recintata ad un altra ma di notte restava protetta nella sua cuccia. Per noi è stato un grande dolore. Le volevamo molto bene».
Il dettaglio della storia che più inquieta l’offagnese di 46 anni è proprio l’orario dell’attacco, sferrato alla luce del sole. «Gina non è uscita prima delle ore 6 o 7 della sua cuccia, quindi l’assalto è avvenuto di giorno. – evidenzia – Abbiamo telefonato ai Carabinieri Forestale ai quali ho spedito anche le foto dello scempio. E’ emerso subito il sospetto che siano stati esemplari ibridi (un incrocio tra lupo e cane) ad averla uccisa, senza sgozzarla come invece sono soliti fare i lupi. Gli ibridi, mi hanno spiegato i forestali, sono molto più aggressivi dei lupi e non temono affatto l’uomo». Emanuela Platani ha riepilogato la vicenda anche sui social media.«Ho voluto semplicemente avvisare tutti di stare attenti a quando si passeggia sotto casa con dei cani visto che potrebbero subire un attacco. Noi abitiamo a un chilometro dal paese.- rimarca- La mia famiglia ama molto gli animali, abbiamo anche un coppia di cavalli protetti da un recinto elettrificato, galline, papere e un San Bernardo, ma adesso abbiamo paura perché potrebbe essere pericoloso anche solo uscire di casa. Va trovata una soluzione, cominciano ad essere troppe le segnalazioni e gli episodi ricorrenti. La scorsa settimana è stato attaccato anche un pollaio nella nostra zona, addirittura un asinello a Senigallia».
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