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Covid, 138 contagi e tre morti

IL BOLLETTINO del Servizio Sanità - L'incidenza dei positivi nelle Marche scende al 6,3% (ieri era al 9%), aumenta il tasso cumulativo di contagi ogni 100mila abitanti, arrivato a quota 72,66. Lutti a Porto San Giorgio, Servigliano e Serra De Conti. Due i ricoveri in meno

 

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I nuovi casi sono 138, due ricoveri in meno nelle strutture ospedaliere e tre decessi di persone positive al Covid, una 91enne di Porto San Giorgio e una 89enne di Servigliano che erano ricoverate nella residenza Valdaso e un 70enne di Serra De Conti che si trovava a Pesaro, tutti con patologie pregresse. E’ quanto emerge dal bollettino Covid del servizio Sanità. Nelle ultime 24 ore sono stati testati 4.106 tamponi, 2.182 nel percorso nuove diagnosi e 1.924 nel percorso guariti. L’incidenza dei positivi scende dunque al 6,3% (ieri era al 9%), aumenta il tasso cumulativo di contagi ogni 100mila abitanti, arrivato a quota 72,66 (ieri al 66,27, primo parametro da zona gialla, visto che l’allerta scatta a 50). I nuovi contagi sono stati registrati: 15 nel Pesarese, 53 nell’Anconetano, 14 nel Maceratese, 29 nell’Ascolano, 20 nel Fermano e sette da fuori regione. Il secondo parametro superato riguarda le occupazioni delle terapie intensive, che ormai sono ben oltre il 10%. Anche se oggi si registra un ricovero in meno in intensiva e uno in meno anche nei reparti non intensivi. Ad oggi nelle Marche i pazienti Covid sono dunque 92: 23 in intensiva (5 a Torrette e uno in Pediatria-Ancona), 27 in semi-intensivi e 42 nei reparti non intensivi. 

Intanto si è svolto ieri in Regione l’incontro con l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini , i 13 direttori delle strutture degli ospedali marchigiani e Nadia Storti, dg di Asur Marche, sul problema dei Pronto Soccorso delle Marche, dove da mesi vengono registrati episodi di violenza e di disagio sociale, aggravati dalla situazione Covid e dalla carenza di personale. Risolvere la carenza di personale, stabilizzazione dei precari (circa una quindicina in tutta la regione), cambiare le regole di reclutamento per esempio prevedendo bandi di concorso per chi non ha la specializzazione, integrazioni con il 118, almeno per i codici meno gravi, sono state le proposte avanzate. L’assessore regionale si è già fatto promotore di una proposta di adeguamento salariale per un lavoro da considerarsi usurante. Le istanze sono state già portate sul tavolo Stato-Regioni e potrebbero presto portare ad una risoluzione. Quest’anno sono state coperte solo 12 borse per 27 posti disponibili per giovani medici specializzandi.



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