Domenica prossima, 14 novembre, si celebra l’anniversario della nascita di Gaspare Spontini, avvenuta nel 1774. La Fondazione Gaspare Spontini e l’Amministrazione comunale di Maiolati Spontini organizzano, come ogni anno, una commemorazione che prevede la messa di suffragio alle ore 10 nella chiesa di Santo Stefano Protomartire del capoluogo, cui seguirà il corteo verso la Casa natale per la deposizione di una corona d’alloro davanti al busto bronzeo del Maestro. Presterà servizio la società Filarmonica Gaspare Spontini. Quest’anno, nell’ambito delle Celebrazioni per il 250° anniversario della nascita del grande compositore, che cadrà nel 2024, il sindaco Tiziano Consoli, con il presidente della Fondazione Gaspare Spontini Ivano Zamporlini e il direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini Lucia Chiatti, riceveranno nella Sala municipale i rappresentanti istituzionali dei Comuni delle Marche che vantano un legame con Spontini. Alla cerimonia sono stati invitati le autorità regionali e i sindaci delle città marchigiane che custodiscono memoria di Spontini, della famiglia, della sua infanzia, della sua giovinezza e dei primi passi nella musica.
Parliamo di Albacina, ora frazione di Fabriano, che conserva preziose testimonianze della sua famiglia paterna. Qui rimasero altri Spontini, modesti agricoltori, protetti ed aiutati dal celebre congiunto. Di Monte San Vito, il paese d’origine della mamma Teresa Guadagnini, nata lo stesso giorno di suo figlio Gaspare (14 novembre 1745), che qui si unì in matrimonio il 7 settembre 1772 con Giambattista. Sempre a Monte San Vito Gaspare adolescente ricevette il sostegno e l’affetto della famiglia materna Guadagnini, con lo zio Pietro che lo assecondò a studiare i primi elementi della musica sotto la guida del Maestro Quintiliani. Un legame forte è anche quello con Jesi, che custodisce moltissime tracce della sua vita e con cui ebbe un rapporto speciale, tanto da essere eletto “patrizio”. E poi Cupramontana, dove il sacerdote e musicista Nicolò Bonanni, stimato Maestro di cappella, gli impartì lezioni di musica e lo perfezionò nell’esecuzione organistica. Ma anche Monteroberto, con il ricco imprenditore mecenate Serafino Salvati che sostenne la sua ammissione al Conservatorio della Pietà de’ Turchini di Napoli nel 1791, insieme a Vincenzo Ciuffolotti, amico e Maestro di Spontini, che dopo aver perfezionato gli studi musicali a Napoli, esercitò la professione ad Ascoli Piceno e mantenne una corrispondenza epistolare con Spontini. I sindaci e gli amministratori di questi Comuni parteciperanno a un momento istituzionale nella comune memoria del maestro.
«Nell’anno dedicato a Spontini nelle Marche – spiega il sindaco Consoli – oltre ad incontri di reciproca conoscenza, come questo che celebreremo domenica, abbiamo siglato, lo scorso luglio, un patto di amicizia fra il nostro Comune e quello di Ascoli Piceno. L’Istituto Musicale Spontini della città picena sta realizzando un ricco programma di iniziative per valorizzare la figura del grande musicista, fra cui un concerto a dicembre, a Moie, insieme con il corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria». La regione è ricca di luoghi che conservano le memorie del Maestro, soprattutto legati alla sua infanzia e adolescenza. L’assessore alla Cultura Tiziana Tobaldi evidenzia come «la sinergia dei nostri territori è importante per sostenere percorsi culturali e turistici volti a celebrare la figura di questo illustre compositore marchigiano. Queste terre e le esperienze da lui vissute hanno influenzato il Maestro, diventato poi cittadino dell’Italia e dell’Europa, come testimoniano gli stessi documenti autografi e la corrispondenza epistolare, gli studi scientifici, le opere biografiche e le ricerche musicologiche realizzati nel tempo da storici, musicologi, scrittori e giornalisti. Grazie alle memorie conservate nei luoghi della sua infanzia e della sua giovinezza, è possibile condividere intenti ed obiettivi, anche con la collaborazione di esperti storici, biblioteche, archivi, istituti musicali, per un proficuo e reciproco sostegno, la cui ricaduta positiva sarà sui territori di appartenenza».
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