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Il presidente Mattarella premia
l’eroismo di Martina Pigliapoco

ROMA - Conferita l'onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana alla carabiniera osimana, in servizio presso la Stazione di San Vito di Cadore, che ad ottobre ha salvato una donna sul ponte tibetano di Perarolo

Martina Pigliapoco

 

C’è anche Martina Pigliapoco, la carabiniera osimana in servizio presso la Stazione di San Vito di Cadore che ad ottobre ha salvato la mamma intenzionata a farla finita, tra i 33 esempi di vita e di impegno civile ai quali il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana.

Cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità, del diritto alla salute e dei diritti dell’infanzia. La cerimonia di consegna delle onorificenze è in programma a Palazzo del Quirinale il prossimo 29 novembre alle ore 11 e riguarderà gli insigniti del 2020 e 2021.

Martina Pigliapoco, 26 anni, è diventata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana «per il coraggio e la sensibilità dimostrate nell’esercizio delle sue funzioni». La giovane carabiniera era già stata premiata a palazzo comunale di Osimo dal sindaco Simone Pugnaloni. Oggi invece il presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini e la presidente della Commissione regionale Pari opportunità, Maria Lina Vitturini, hanno consegnato a Martina Pigliapoco, una targa in segno di gratitudine per «il generoso gesto di altruismo e la grande professionalità dimostrata nell’esercizio della sua funzione. Nel suo operato riconosciamo orgogliosamente la grande sensibilità e il senso del dovere dei marchigiani».

La mattina del 4 ottobre scorso, allertata dalla centrale operativa, Martina in pattuglia si era recata nelle vicinanze di un ponte tibetano, a Perarolo, dove era stata segnalata la presenza di una persona che aveva scavalcato la ringhiera per gettarsi nel vuoto. La carabiniera, percorsa una parte del ponte, si era seduta a distanza e aveva iniziato a dialogare con la donna. La conversazione era durata circa tre ore e alla fine la mamma aveva desistito dal compiere atti estremi ed aveva abbracciato Martina.

 

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