Sugli ingorghi di traffico sulla statale Adriatica, ad Osimo Stazione, causati dalle lunghe fila di veicoli diretti all’Usca (Unità Speciale di Continuità Assistenziale) per eseguire il tampone: sulla questione interviene anche il consigliere comunale di Progetto Osimo Futura. «Sembra che all’orizzonte ci sia una soluzione praticabile. – esordisce la nota di Achille Ginnetti – L’ampliamento del piazzale potrebbe risolvere in parte il problema del traffico locale ma si tralascia un aspetto ben più importante: la carenza di personale medico e paramedico dell’Usca di Osimo Stazione. Perché a marzo e aprile scorsi, con il boom delle infezioni e con le Case di riposo piene di positivi, non si verificavano questi disagi e l’Usca riusciva a far fronte a tutti gli impegni? Perché oltre alla postazione di Osimo Stazione era attiva quella di Loreto, 5 medici e 2 infermieri in tutto che presidiavano il territorio a sud di Ancona per fronteggiare la pandemia di Covid-19».
Da allora la situazione è cambiata nei numeri. «Oggi – prosegue Ginnetti – abbiamo solo la sede di Osimo con 2 medici che devono rispondere a tutte le necessità che vanno dall’esecuzione dei tamponi di diagnosi e di guarigione, alle visite domiciliari, al monitoraggio dei positivi e a tutta l’attività amministrativa. Inoltre l’Usca è stata caricata anche di eseguire i tamponi per le scolaresche in quarantena, attività che in primavera veniva coperta dalle strutture presenti ad Ancona e attualmente non più operative. Si tratta di un’emergenza nell’emergenza, in questo periodo di notevole aumento dei contagi c’è urgente necessità di potenziare il personale sanitario dell’Usca di Osimo Stazione».
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