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Sforati tutti e tre i parametri,
ora il rischio è concreto:
Marche in zona gialla dal 27 dicembre

COVID - Con 10 pazienti in più rispetto a ieri, superata la soglia del 15% di ricoveri in area medica. Le terapie intensive erano già oltre il 10%, così come il tasso cumulativo di contagi ogni 100mila abitanti aveva passato la soglia di allerta. Se i numeri non cambieranno in meglio, la settimana prossima arriverà la comunicazione del ministero. Nelle ultime 24 ore sei i morti nelle Marche

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Le Marche entreranno in zona gialla il 27 dicembre, salvo un netto miglioramento dei ricoveri nei prossimi giorni. E’ quanto si evince dai dati dell’Osservatorio epidemiologico regionale. Oggi per la prima volta in questa nuova ondata, infatti, la nostra regione ha superato la soglia di allerta del 15% di posti letto in area medica occupati da pazienti Covid. E questo era l’ultimo dei tre parametri che ancora ci permetteva di restare in zona bianca. Le terapie intensiva sono infatti da settimane ben oltre il 10%, ora sono al 14%; così come il tasso cumulativo di nuovi contagi ogni 100mila abitanti, che da tempo ha sforato quota 50, e adesso è a 260. Così se martedì 21 dicembre, nel classico monitoraggio nazionale, i numeri delle Marche dovessero confermarsi questi, venerdì 24 dicembre il ministero comunicherà il cambio di colore della nostra regione, che diventerà operativo appunto da lunedì 27 dicembre. La speranza è che nei prossimi giorni la situazione possa migliorare con una riduzione delle persone ricoverate.

Oggi rispetto a ieri c’è stato un saldo complessivo di nove ricoveri in più: a fronte di uno in meno in terapia intensiva, ce ne sono stati 1o in più in area medica. I pazienti Covid al momento sono quindi 35 in intensiva (14% del totale) e 151 in area medica (15,5% del totale). A questi si aggiungono 39 persone che sono ricoverate nei pronto soccorso.

Nelle ultime 24 ore sono sei le vittime nelle Marche. Si tratta di una donna di 83 anni di Tolentino, un 87enne di San Severino, un 76enne di Mondolfo, una 89enne di Senigallia, un 86enne di Fano, un 63enne residente a Terre Roverasche. Tutti avevano delle patologie pregresse secondo quanto viene indicato dal Servizio Sanità della Regione

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