«Vado dal sindaco, gli faccio una proposta oggettivamente irricevibile e quindi poi punto il dito perchè non mi ha ascoltato. Ogni tanto accade anche questo ma se a farlo è Confindustria il tutto assume un aspetto inquietante. Parlo della soluzione che hanno proposto per risolvere il problema dalla strada provinciale chiusa per i lavori sul ponte. Chiunque sia a conoscenza della strada di San Donato è consapevole del fatto che non sia pensabile renderla percorribile ai mezzi pesanti in alternativa alla strada provinciale e questo è stato rappresentato molto chiaramente durante la riunione avuta con Confindustria». Esordisce così il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, nel replicare alle critiche mossegli da Pierluigi Bocchini, presidente Confindustria Ancona. La Sp 16 che collega Fabriano a Sassoferrato è chiusa da settembre per i lavori di manutenzione dei ponti e lo sarà fino alla primavera 2022. Un disagio importante per cittadini, lavoratori e autisti di mezzi diretti ai poli industruali del comprensorio montano.
«La proposta avanzata da Confinsustria è stata quella di valutare l’attivazione almeno di un senso unico alternato ed è stato anche in questo caso fatto subito presente che su una strada lunga più di 7 chilometri non è possibile prevedere una soluzione del genere. Oltretutto la strada, che è in condizioni precarie anche a causa dei movimenti del terreno, non è stata realizzata per sopportare il carico di mezzi così pesanti. – risponde il sindaco di Fabriano – Nonostante tutto la proposta è stata presa in considerazione e anche personalmente mi sono recato più volte a fare sopralluoghi lungo la strada in questione per valutarne la fattibilità e vedere se fosse possibile attivare dei tratti a senso unico alternato. Il fatto è che ne servirebbero più di uno con conseguente insostenibile disagio per tutte le persone che la percorrono, non ultimi i mezzi del Trasporto Pubblico Locale. In questo modo nemmeno il disagio degli autotrasportatori avrebbe soluzione. La riunione è terminata con l’accordo di risentirci ma da parte loro non ho più avuto alcun contatto e credevo avessero preso atto dell’assurdità di tale idea e vi avessero rinunciato».
Gabriele Santarelli osserva inoltre che «scaricare sull’Amministrazione comunale la responsabilità di un disagio che noi stessi stiamo subendo non è corretto nè serve a nessuno. Il primo contatto con la Provincia l’abbiamo avuto il 17 agosto scorso quando ci hanno annunciato che dal 1 settembre avrebbero chiuso la strada confidandoci di non averci mai coinvolti prima perchè pensavano che San Donato fosse nel territorio di Sassoferrato. Sin da subito avevo personalmente denunciato le conseguenze che la chiusura della strada provinciale avrebbe comportato arrivando a coinvolgere il Prefetto insieme al collega Greci. Ora cercare soluzioni alternative oggettivamente improponibili per trovare un colpevole serve veramente a poco».
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