«Natale, arriva il pacco per gli osimani da parte del Comune: venduta definitivamente Astea Energia al gruppo riminese Sgr , ceduta anche la Tpl e 5 famiglie sono a rischio occupazione». Il grido di allarme arriva dalla capogruppo delle Liste civiche, Monica Bordoni. Nel corso della seduta consiliare di ieri la Sala Gialla ha infatti approvato il piano di ricognizione/revisione periodica delle partecipazioni pubbliche. «Gli osimani devono sapere che la fornitura di energia e gas non è più dell’Azienda, come sono soliti chiamarla i cittadini, fidelizzati alla società. Dal primo gennaio Osimo non avrà più la stessa società commerciale di energia. – scrive in una nota la consigliera dei movimenti civici – Questo è quanto ieri sera la maggioranza ha deliberato in consiglio comunale. Astea Energia, non solo una società che oggi se ancora municipalizzata poteva fornire una forte mano ai cittadini ed alle imprese in sofferenza per l’ aumento del costo dell’energia, ma anche finanziatrice del Comune di Osimo e tutti quelli associati. Un’azienda che da sola riusciva a coprire tutti i costi degli altri servizi, come quello della raccolta dei rifiuti, di cui oggi paghiamo il doppio di Tari rispetto ad altri comuni pur avendo una differenziata al 75% Utilizzo logo Astea nelle bollette ancora per quanto? Quale destino per gli 8 dipendenti? Quale destino per la sede di via Guazzatore? Il Comune su questo è rimasto abbottonato».
Per la Bordoni attende «un triste destino anche per la società partecipata Tpl, ceduta alla Soc. Tribuzio srl, quale destino per i 5 dipendenti che ad oggi non sanno da chi saranno riassorbiti, quali garanzie avranno dalla nuova società privata? C’è un accordo sottoscritto nel 2016 è ancora valido?Un Comune che si fa garante verso i licenziamenti posti in essere da aziende private e non difende i suoi. Questo la dice lunga» conclude la capogruppo Liste civiche Osimo.
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