«Giovedì scorso ho riconsegnato al Demanio dello Stato l’immobile in via Giuseppe di Vittorio che nel 2016 era stato requisito con un decreto sindacale per destinarlo al Comitato locale della Cri dopo che loro sede era risultata inagibile in seguito alle scosse di terremoto di fine ottobre dello stesso anno. La Croce Rossa si è infatti trasferita nella nuova sede in via Brodolini. L’immobile del Demanio che era stato assegnato al Comando dei Vigili del Fuoco è stato quindi concesso per la realizzazione del nuovo punto vaccinale territoriale che si sposterà qui già da lunedì 27 prossimo». Domani quindi cambia sede il centro vaccinale di Fabriano – come comunica il sindaco Gabriele Santarelli – spostandosi dagli ex locali dell’Agenzia delle Entrate al centro commerciale Gentile a quelli dell’ex sede della Croce Rossa.
«La nuova sede consente di attivare 4 postazioni vaccinali al posto delle sole due che erano presenti nella sede del centro commerciale così da poter aumentare il numero dei vaccini per ogni seduta. Il comune è intervenuto per eseguire i lavori necessari per garantire la connessione internet e fornendo, come per gli altri centri fin qui allestiti, gli arredi utili. – specifica il sindaco – L’individuazione e l’attivazione della nuova sede è stata possibile grazie alla collaborazione di tanti soggetti: Asur, Protezione Civile Regionale, Comune, Comando Provinciale e Locale dei Vigili del Fuoco, Demanio dello Stato, Comitato di Fabriano della Croce Rossa Italiana e Prefettura di Ancona. Era assolutamente indispensabile potenziare il servizio vaccinale per fronteggiare la nuova ondata di contagi e ora abbiamo uno strumento in più per farlo».
Soddisfazione è stata espressa anche dalla Cri di Fabriano che ha considerato un vero e proprio regalo di Natale la consegna della nuova sede di Via Brodolini. «A noi sembra ancora un sogno, ma invece è pura realtà – raccontano sui social – il presidente e il Consiglio direttivo del Comitato locale della Cri – Non finiremo mai di ringraziare tutti coloro che si sono adoperati, ognuno con le proprie possibilità, regalandoci il loro tempo libero e con i mezzi a disposizione, a rendere possibile la realizzazione della nostra nuova sede».
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