Covid, termina l’effetto Natale sui contagi. Risale il numero di tamponi svolti dopo le feste e risalgono anche i nuovi positivi: sono 1.098 nelle Marche registrati nelle ultime 24 ore, il secondo numero più alto di casi in un giorno nella regione dall’inizio della pandemia (il primo è di 1.103, registrato alla vigilia di Natale). E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio epidemiologico regionale, sono stati testati in tutto 13.171 tamponi: 9.596 nel percorso nuove diagnosi e 3.575 nel percorso guariti. L’incidenza dei positivi è al 11,44% (ieri era al 13%), il tasso cumulativo ogni 100mila abitanti arriva a quota 365,79 (ieri era a 337,94). La provincia che ha fatto registrare più contagi nelle ultime 24 ore è Ancona (338), seguono: Fermo (191), Macerata (187), Ascoli (163), Pesaro-Urbino (135) e 84 da fuori regione. La fascia di età più colpita è quella 25-44 anni con 376 casi, seguita da quella 45-59 con 243 casi. Sono 181 i casi tra i ragazzi da zero a 18 anni, di cui 64 nella fascia di età 6-10 anni (gli scolari delle elementari), 150 tra 19-24enni, 148 tra over 60. Sono 257 i sintomatici, 394 i contatti domestici, 233 i contatti stretti di casi positivi, 181 i casi in fase di approfondimento epidemiologico, 17 nelle caselle positivi in ambiente di vita socialità, nessuno in setting scolastico/formativo, sei nei contatti in setting lavorativo, uno nei contatti in setting assistenziale, due negli screening sanitari e cinque nei casi extra regione. Nelle terapie intensive il 75% dei ricoverati non è vaccinato, il 58% nell’area medica.
Ancora in crescita i ricoveri nelle Marche: più 14 rispetto a ieri, mentre i decessi registrati nelle ultime 24 ore sono stati 4 secondo il Servizio sanità della Regione. Le vittime sono una donna di 87 anni di Civitanova, che era ricoverata alla residenza Valdaso, e un 76enne di Corridonia, che si trovava in ospedale a Pesaro. A loro si aggiungono altri due decessi: quelli di un 88enne di Fano e quello di un 80enne di Monte San Pietrangeli. Tutti e quattro avevano delle patologie pregresse.
Un dato su cui si focalizza l’attenzione, anche perché è quello che potrebbe determinare il passaggio in zona arancione, riguarda i ricoverati. Sono tre i parametri che comportano il cambiamento di colore, il tasso di incidenza settimanale ogni 100mila abitanti (e qui le Marche sono parecchio sopra al limite) e quelli dei posti letto occupati in terapia intensiva e in area medica (e su questi la regione resta sotto al limite). Oggi negli ospedali delle Marche ci sono 9 ricoverati in più, tutti in Area Medica (21,9% dei posti disponibili, il limite è il 30%). In terapia intensiva non sono aumentati i pazienti (42 i ricoverati, il 16,8% dei posti, il limite è 20%). Ventuno le persone che sono state dimesse. Sono poi 31 le persone nei pronto soccorso.
(ultimo aggiornamento alle ore 16)
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