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Acquaroli sulla pandemia:
«Zona arancione inevitabile»

COVID - Le parole del governatore a margine del Consiglio regionale di oggi: «Purtroppo il numero dei contagi è elevatissimo, occorre comprendere come gestire questa fase»

Francesco Acquaroli

 

«Di questo passo vedo inevitabile il rischio della zona arancione». Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, a margine della seduta odierna del Consiglio regionale. «Aumentando di 6-7 numeri giornalieri l’area medica e di 1-2 unità la terapia intensiva, anche se i numeri non sono tantissimi rispetto a quello dei positivi, è pur vero – ha specificato il governatore – che il cumulo delle quotidianità porta a raggiungere le percentuali stabilite con il decreto».

Al momento l’occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti Covid è al 17%, mentre l’occupazione di posti letto in area medica è al 22%. Per passare dalla zona gialla alla zona arancione il primo parametro deve arrivare al 20%, il secondo al 30%. Il terzo parametro è già superato da un pezzo, oggi sono 1.707 i nuovi positivi rilevati nelle Marche, una quota che fa salite l’incidenza di contagi ogni 100mila abitanti da 365,79 a 423,80.

Un’ambulanza al pronto soccorso di Torrette (Archivio)

«Qualche settimana fa parlando del Super Green pass – ha aggiunto Acquaroli – avevo detto che se poteva essere un incentivo alla vaccinazione non sarebbe servito per fermare il contagio. Purtroppo il numero dei contagi è elevatissimo anche se per fortuna a questo non corrisponde un numero elevatissimo di ricoveri ospedalieri, però è chiaro che aumentando la base dei contagi, una percentuale minima finisce o in area medica, o più raramente in terapia intensiva. Occorre comprendere come gestire questa fase», ha concluso il governatore.

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