Passo indietro nella Sala Gialla di Graziano Palazzini. Sabato scorso ha protocollato la lettera di dimissioni il consigliere comunale di ‘Patto Sociale’ per Osimo, 61 anni, volto storico delle Liste civiche Osimo e fino al 2014 presidente della Asso, azienda per i servizi socio-assistenziali, educativi e culturali del Comune di Osimo. Un gesto legittimato dalla volontà di rispettare l’accordo interno ai movimenti civici del passaggio di testimone nel corso della consiliatura agli altri candidati non eletti della lista, per far vivere l’esperienza amministrativa anche alle nuove generazioni e farle crescere nella scuola politica.
«È una mia scelta. – spiega infatti Graziano Palazzini che resterà attivo nei movimenti civici – Credo che sia giusto dare modo anche ad altri di fare un esperienza del genere per permettere di crescere e poi era un accordo elettorale del nostro gruppo che personalmente ho voluto mantenere». Entro la prima decade di febbraio, forse mercoledì 9, dovrebbe essere convocata una nuova seduta consiliare nell’ambito della quale dovrebbe avvenire la surroga del consigliere dimissionario. Il presidente del Consiglio comunale, Giorgio Campanari, ha già inviato la comunicazione alla prima dei non eletti nella stessa lista di Palazzini, Gilberta Giacchetti, attuale presidente dell’Istituto Campana che difficilmente accettera la nomina essendo incompatibile il doppio ruolo. In questo caso arriverebbe la chiamata per Matteo Sabbatini, secondo dei non eletti.
«Esprimo grande dispiacere, personale ed istituzionale, per le dimissioni del consigliere Palazzini. – commenta Giorgio Campanari – Nei tanti anni trascorsi al servizio della macchina comunale ha spesso preferito la concretezza delle azioni all’apparire, sempre attento alle richieste che venivano dai cittadini. Sia in maggioranza, prima, che in minoranza, ora. Personalmente perdo un valido collega con cui era sempre un piacere confrontarsi, in maniera rispettosa, senza mai scontrarsi. Avremo modo di continuare a farlo anche fuori dalle istituzioni perché, conoscendolo, sono sicuro che, anche senza la carica di Consigliere Comunale, continuerà ad occuparsi di politica da cittadino attivo».
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