E’ stata firmata stamattina ed è subito entrata in vigore l’ordinanza sindacale, validata dalla Prefettura di Ancona, per limitare il consumo di alcol e il degrado nell’area del centro storico di Osimo. «Il testo condiviso con le forze dell’ordine, pur sollecitato dai residenti, non si ritiene penalizzi oltremodo gli esercizi di somministrazione di bevande e cibarie» evidenzia uina nota del Comune. Tutti i locali potranno infatti vendere per il consumo d’asporto fino alle ore 23,30. A partire però dalle ore 21 non potranno farlo mediante contenitori di vetro, visto che è vietato in tutto il centro storico consumare bevande di qualsiasi genere, non solo alcoliche, in contenitori di vetro, in modo da limitare i bivacchi già registrati in passato. Dopo le ore 23,30 gli esercenti potranno vendere qualsiasi bevanda ma solo nelle aree a loro in concessione o nelle immediate vicinanze. Dopo le 24 dovranno invece cessare ogni emissione sonora e, dopo l’1,30, dovranno fermare qualsiasi somministrazione di bevande e cibarie anche al tavolo. In questo modo, considerando l’aggravarsi della situazione in centro legata alle scorribande di baby gang, si auspica di spingere gli avventori a lasciare la piazza non più a notte fonda, ma comunque consentendo ai locali di lavorare fino alle 01,30.
«L’ordinanza, considerata per questo dall’Amministrazione comunale un giusto compromesso tra le esigenze dei commercianti e i diritti dei residenti del centro, – sotolinea il sindaco Simone Pugnaloni in un comunicato – è uno strumento di prevenzione ma sarà utile soprattutto per consentire alle forze dell’ordine di reprimere in maniera mirata le situazioni di disagio verificatesi negli ultimi mesi. La violazione delle disposizioni prevede in effetti una sanzione amministrativa da 500 a 5.000 euro. L’assessore alla sicurezza Federica Gatto ha per questo assicurato che anche sabato prossimo gli agenti della polizia municipale parteciperanno al servizio interforze predisposto dalla Questura in centro storico come già nei precedenti weekend». (LEGGI l’ordinanza)
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