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Omicidio del Pinocchio,
partito il processo:
perizia psichiatrica per Rossetti

ANCONA - Lo ha stabilito la Corte d'Assise su richiesta della difesa del 27enne accusato di aver ucciso a coltellate l'8 dicembre 2020 il suo ex compagno di scuola, Michele Martedì, lungo via Maggini. L'imputato si trova in carcere dal giorno del delitto. Su di lui già due consulenze: una della procura, che ha stabilito un parziale vizio di mente; e una eseguita per conto del difensore che ha stabilito l'incapacità di intendere e di volere al momento dei fatti

Il luogo del delitto

Una perizia psichiatrica super partes per Mattia Rossetti, il 27enne anconetano accusato di aver ucciso a coltellate l’ex compagno di scuola Michele Martedì, morto in via Maggini l’8 dicembre del 2020.

Mattia Rossetti

A stabilirlo è stata oggi la Corte d’Assise su richiesta del difensore dell’imputato, l’avvocato Francesco Linguiti. Il 27enne, accusato di omicidio volontario pluriaggravato (anche dalla premeditazione), si trova in carcere dal giorno del delitto. Era presente in udienza, svoltasi a porte chiuse per volontà delle parti. Il processo è stato rinviato al 4 marzo, quando la Corte conferirà l’incarico al perito e verranno ammesse le liste testimoni. Parte civile, attraverso l’avvocato Alessandro Scaloni, sono i familiari della vittima, parrucchiere 26enne che quella mattina era uscito con il cane per una passeggiata.

Michele Martedì

Stando a quanto contestato, Rossetti – che già il giorno prima era andato sotto casa del 26enne – lo stava aspettando, pronto con il coltello. Michele aveva subito vari colpi, in più parti del corpo. Stando alla procura, già da tempo il 27enne aveva maturato il progetto di uccidere il parrucchiere, impuntando a lui «i fallimenti della vita», tra cui una presunta relazione con una ragazza. Rossetti (già noto al Centro di Salute Mentale) ha intrapreso in carcere un percorso di cura. Durante l’udienza preliminare, aveva detto  di «provare profondo rimorso per quanto accaduto». Stando alla perizia della procura, il 27enne al momento dei fatti era affetto da un parziale vizio di mente. Per la consulenza di parte, quell’8 dicembre Rossetti non era capace di intendere e di volere. Ora, sarà il perito della Corte (non ancora scelto) a dover scandagliare la mente dell’imputato.

(fe.ser)

Omicidio del Pinocchio, Corte d’Assise per Mattia Rossetti: «Profondo rimorso per quanto accaduto»

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