Corteo per le vie di Roma con cori, fischetti e fumogeni e poi un sit in davanti al Ministero dello Sviluppo economico. E’ iniziato così, oggi, il pomeriggio di circa 140 lavoratori della Caterpillar di Jesi arrivati nella capitale su due pullman e in treno per far sentire la propria voce davanti al Ministero dello Sviluppo Economico dove è in corso un nuovo tavolo di crisi. Al vertice convocato a sole 48 ore dalla scadenza della procedura di mobilità per i 189 dipendenti diretti del sito jesino stanno partecipando i rappresentati dell’azienda, le parti sindacali (Fim Cisl, Fiom Cgil de Uilm Uil) e rappresentanti istituzionali dei Ministeri, della Regione Marche e del Comune di Jesi, con il sindaco Massimo Bacci che ha portato con sé la mozione approvata all’unanimità la scorsa settimana dal Consiglio comunale per sollecitare di nuovo alla multinazionale la concessione di maggiore tempo.
Due gruppi industriali e un fondo di investimento hanno infattu depositato le proprie manifestazioni d’interesse all’acquisizione dello stabilimento di Jesi. Oggi la Caterpillar dovrebbe comunicare gli esiti degli approfondimenti proprio su quelle offerte. Domani mattina è già in programma un nuovo appuntamento in Regione mentre si attende la sentenza del giudice del lavoro sul ricorso presentato delle sigle sindacali contro la multinazionale per condotta antisindacale in violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati