facebook rss

L’impatto dei nuovi mercati sulle imprese:
Osimo cresce, Castelfidardo e Loreto al palo

L'ANALISI di Cna Zona Sud di Ancona ha elaborato l’andamento della natimortalità negli ultimi 10 anni nelle principali realtà della Valmusone. La città dei 'senza testa' registra il trend di crescita migliore, con un +16 attività economiche nel 2021 rispetto al 2020

(foto d’archivio)

 

 

La Cna di Zona Sud di Ancona ha elaborato l’andamento della natimortalità negli ultimi 10 anni (dal 2012 al 2021) delle principali città di Loreto, Castelfidardo e Osimo. I dati mettono in evidenza uno stop alla decrescita delle imprese di zona, collimando con l’andamento provinciale che vede un ritorno alla crescita delle imprese. Loreto e Castelfidardo sono i due comuni che rimangono al palo in questa tendenza: il comune mariano segna un +1 mentre quello fidardense rimane fermo al 2020 (nessun aumento di imprese ne diminuzione). Siamo ancora lontani dallo stock del 2012: in 10 anni le imprese di Loreto registrano un -6,90% mentre a Castelfidardo una diminuzione di -4,19%. All’interno dei comparti delle due città edilizia e ristorazione continuano il loro trend, mentre non si ferma l’emorragia di imprese del settore commercio, una tendenza ormai consolidata nel tempo.

Andrea Cantori

Il comune di Osimo invece registra il trend di crescita migliore, con un +16 imprese rispetto al 2020, interrompendo il terrificante andamento di tre anni consecutivi di decrescita (2018 con -70 imprese, 2019 con -51 e 2020 con un -36 imprese). Rispetto al 2012 rimane una diminuzione di imprese sul campo pari al -6,34%, il secondo peggior risultato di zona dopo Loreto.«L’analisi dei dati ci da risultati che coincidono con i trend della provincia che fa registrare, dopo anni di decrescita delle imprese, un segno più – commenta Andrea Cantori, segretario della Cna di Zona Sud di Ancona – Servirà tempo per comprendere se siamo veramente di fronte ad una inversione di tendenza o semplicemente ad un andamento congiunturale dovuto in particolare all’edilizia che cresce grazie al 110%. Se però paragoniamo i dati di lungo periodo è innegabile che la decrescita del numero delle imprese di zona è un dato oggettivo, un elemento che in parte sta cambiando la pelle del nostro distretto – conclude Cantori – Il modello delle piccole e micro imprese tradizionali viene messo in crisi da nuovi e vecchi fenomeni. Il commercio elettronico, la dematerializzazione, le grandi catene commerciali prima e la pandemia e l’inflazione ora stanno mutando le abitudini dei consumatori e di conseguenza il business delle imprese».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X