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Ospedali, cinque domande
per chiarire il piano della Regione

L'INTERVENTO di Claudio Maria Maffei - Strutture con Dipartimento di emergenza e accettazione di primo e secondo livello, la delibera della giunta Acquaroli non indica quali sono. La risposta a questi interrogativi aiuterebbe a capire e a sviluppare un sereno confronto

Il cantiere del nuovo ospedale Inrca, all’Aspio di Camerano

 

di Claudio Maria Maffei*

Lo scorso lunedì, due giorni fa, è stata approvata dalla giunta la delibera con cui si approva la ripartizione dei fondi del Pnrr per le tecnologie e per la digitalizzazione degli ospedali con Dipartimento di emergenza e accettazione di primo e secondo livello. Purtroppo la delibera non indica quali siano questi ospedali, anche se il testo lascia intendere che c’è stato su questo un confronto con il Ministero.

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Claudio Maria Maffei

Nelle statistiche ufficiali del Ministero sulle strutture dell’emergenza ospedaliera la situazione delle Marche appare questa: nell’anagrafe del Ministero ci sono 11 ospedali con Dea di primo livello (Urbino, Pesaro, Fano, Senigallia, Jesi, Civitanova, Camerino, Macerata, Fermo, San Benedetto e Ascoli) e due di secondo (Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ancona, di cui uno pediatrico), mentre quelli con pronto soccorso sarebbero cinque: Pergola, Fabriano, San Severino, Osimo e Inrca Ancona.

Questi dati fanno nascere alcune domande:

In una ricognizione della precedente Giunta (Delibera 1554/2018) Camerino era stato classificato al pari di San Severino come ospedale con pronto soccorso, mentre Fabriano era stato classificato come ospedale con Dea di primo livello: è cambiato qualcosa?

Nella stessa ricognizione sia Amandola che Pergola erano stati classificati come ospedale con un pronto soccorso gestito col Dea di primo livello di riferimento e quindi considerati ospedali di area disagiata: è cambiato qualcosa e sono diventati ospedali di base con un pronto soccorso autonomo?

Molti ospedali classificati come Dea di primo livello non hanno tutte le discipline previste dalla attuale normativa (a titolo di esempio Civitanova non ha la neurologia, vedi allegato): è stato verificato col Ministero che questo non comporti problemi? 

Il nuovo Inrca quando completato sarà anch’esso di primo livello?

Gli ospedali con Dea di primo e secondo livello alla fine saranno nelle Marche più numerosi di quelli consentiti dal Decreto Balduzzi (13 circa contro 10): è stato verificato col Ministero che questo non comporti problemi?

La risposta a queste domande aiuterebbe un sereno confronto e dibattito.

Allegato: in base al Decreto 70 attualmente vigente i presidi ospedalieri di I livello, con bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti, sono strutture sede di Dipartimento di emergenza accettazione (Dea) di I livello, dotate delle seguenti specialità: Medicina Interna, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia (se prevista per numero di parti/anno), Pediatria, Cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (Utic), Neurologia, Psichiatria, Oncologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Urologia, con servizio medico di guardia attiva e/o di reperibilità oppure in rete per le patologie che la prevedono. Devono essere presenti o disponibili in rete h 24 i servizi di Radiologia almeno con Tomografia assiale computerizzata (Tac) ed Ecografia, Laboratorio, Servizio Immunotrasfusionale.

*Medico e dirigente sanitario in pensione

 

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Classificazione degli Ospedali delle Marche in base al loro ruolo nell’emergenza come risultante nell’anagrafe del Ministero della Salute

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