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Vaccini bluff, l’avvocato Galeazzi
sospeso dall’Ordine

ANCONA - Il legale indagato per la maxi inchiesta nata dalle false inoculazioni al Paolinelli dovrà stare lontano dall'attività professionale per i prossimi cinque mesi. Così ha deciso il Consiglio di Disciplina

L’avvocato Gabriele Galeazzi

 

Dovrà stare cinque mesi lontano dall’attività professionale l’avvocato anconetano Gabriele Galeazzi, travolto dall’inchiesta sulle false vaccinazioni al centro Paolinelli della Baraccola. All’unanimità, il Consiglio di Disciplina dell’Ordine degli Avvocati ha deciso di sospenderlo per cinque mesi. Il legale si trova dallo scorso 10 gennaio agli arresti domiciliari. E’ accusato di essere uno degli intermediari tra l’infermiere Emanuele Luchetti, finito in carcere come esecutore materiale delle simulazioni, e clienti no vax, disposti a pagare per ottenere illegalmente il Green Pass. A Galeazzi non sono mai state sequestrate somme di denaro derivate da presunti episodi corruttivi.

Nel capitolo connesso al legale, la procura parla in particolare di un episodio: quello in cui si sarebbe messo in contatto con Luchetti per far arrivare all’hub vaccinale quattro insegnanti. Stando alle intercettazioni, avrebbero dovuto sborsare 500 euro ciascuno. I docenti, però, non sono mai arrivati al Paolinelli e sono ancora in corso di identificazione. Sia nel primo che nel secondo interrogatorio di garanzia (a distanza di poco più di un mese sono state due le ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari firmate dal gip) Galeazzi si è avvalso della facoltà di non rispondere. «La misura cautelare detentiva, confermata in sede di riesame, è primo presupposto normativo per procedere alla sospensione dell’esercizio della professione» si legge nella delibera del Consiglio Distrettuale. L’altro presupposto richiesto dalla giurisprudenza è lo strepitus fori, il clamore portato dall’intera inchiesta, scoppiata due mesi fa e portata alla luce della Squadra Mobile.

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