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Caro-bollette, le Liste civiche
presentano un ordine del giorno

OSIMO - Ieri sera la riunione dei movimenti civici all'Hotel La Fonte aperta a famiglie, imprese e associazioni di categoria per affrontare la questione dei rincari energetici nella prospettiva comunale

Dino Latini, presidente del Consiglio regionale, ex sindaco di Osimo e fondatore della Liste civiche locali ieri sera alla riunione nella sala convegni dell’Hotel La Fonte

 

Inflazione post Covid, guerra in Ucraina e rincari delle materie prime. Di caro-bollette ieri sera hanno parlato le Liste civiche di Osimo con imprese e famiglie nella riunione svoltasi nella sala riunioni dell’Hotel la Fonte, nel rispetto delle normative sanitarie vigenti, a cui hanno partecipato anche le associazioni di categoria. «La rabbia per una Paese non lungimirante, la delusione per la mancanza di prospettive, la preoccupazione delle imprese per le produzioni, per la mancanza delle materie prime, per la tutela dei loro dipendenti, la disperazione di molte famiglie che non riescono a pagare le utenze e l’abbandono del governo locale. – esordisce un comunicato dei movimenti civici – Ma allo stesso tempo abbiamo riscontrato tanta voglia di affrontare l’argomento , avanzando suggerimenti e proposte partendo da tutti i livelli istituzionali, dal governo nazionale a quello locale. La gestione dei rifiuti come produzione di energia, ha rilevato l’ anomala situazione del Comune di Osimo che non solo non ci investe, ma addirittura ha una gestione in forte perdita come ben annotato dai revisori dei conti, a causa di una gestione che va ad incidere pesantemente sulla tariffa a carico dell’utente. La vendita della società commerciale di energia e gas al gruppo riminese, oggi poteva essere d’aiuto ai cittadini osimani».

Nel corso degli interventi si è posto l’accento anche sulla mancanza della modifica del piano del centro urbano «più volte da noi sollecitato – sottolineano le Liste civiche – fermo ormai da anni che tiene al palo tutti i cittadini residenti in centro storico negando la possibilità di auto produrre energia elettrica tramite gli impianti fotovoltaici. L’ investimento dell’illuminazione pubblica da tempo annunciato, che prevede la sostituzione di punti luce con la tecnologia al led con un risparmio energetico fino al 90%, che fine ha fatto? Sono tutti costi che ricadono sui cittadini ed imprese». Secondo i movimenti civici «manca una visione d’insieme ed occorre un cambio culturale per ridisegnare anche nel nostro piccolo, un nuovo futuro energetico e non solo. Per questo il nostro gruppo consiliare presenterà un ordine del giorno al fine di portare di nuovo la questione energetica, pur avendone uno approvato lo scorso gennaio che vede dormiente questa amministrazione comunale».

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