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Da Kiev in treno fino a Fabriano:
«La guerra sembra lontana
invece è praticamente a casa nostra»

IL SINDACO Gabriele Santarelli ha accompagnato in Commissariato le due sorelle universitarie di 19 e 22 anni «dopo un viaggio lungo e difficile. Prima hanno passato giorno e notte dentro un rifugio. Senza riscaldamento tanto da perdere la sensibilità alle mani e ai piedi» racconta. Oltre 30 i profughi arrivati dall'Ucraina nella città della carta

Il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli

 

Sono riusciti a  raggiungere anche Fabriano i primi profughi che scappano dalla guerra in Ucraina. «Oggi pomeriggio (ieri per chi legge, n.d.r.) ho accompagnato in Commissariato due ragazze ucraine arrivate ieri a Fabriano. Sono oltre 30 le persone già arrivate qui da noi» ha fatto sapere ieri sera il sindaco Gabriele Santarelli. «Le due ragazze di 19 e 22 anni sono sorelle. Sono studentesse universitarie. – ha raccontato il primo cittadino di Fabriano – Studiano a Kiev lettere e medicina. Sono arrivate a Fabriano dopo un viaggio lungo e difficile anche attraverso il territorio ucraino. A piedi poi a bordo di un pulmino e infine in treno. Sono arrivate con un trolley di medie dimensioni, una busta, una borsa e poco altro. Hanno passato giorno e notte dentro un rifugio che poi non era nient’altro che lo scantinato della loro casa. Senza riscaldamento tanto da perdere la sensibilità alle mani e ai piedi. Hanno lasciato a casa la mamma che non ha voluto lasciare solo il proprio marito che avendo meno di 58 anni non può andarsene per essere arruolato. La guerra sembra lontana e invece è praticamente a casa nostra».

Prima del vertice con la Prefettura di Ancona che si è svolto lunedì, il sindaco aveva già convocato una riunione di coordinamento «alla quale hanno partecipato la Protezione Civile, la Croce Azzurra, la Cisom, la Cri, le cooperative e le istituzioni che fanno attività di accoglienza, il coordinatore d’Ambito, la Caritas e gli uffici comunali per organizzare quanto necessario per essere pronti ad accogliere i profughi Ucraini nel nostro territorio. Ci ha raggiunti anche il sindaco di Sassoferrato con il suo assessore perchè l’accoglienza dovrà essere per forza di carattere territoriale. Abbiamo fatto il punto della situazione e un censimento delle strutture attualmente disponibili. Rinnovo l’invito a comunicare la disponibilità di appartamenti all’indirizzo
emergenzaucrainafabriano@gmail.com». Anche mons.Fancesco Massara, vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica ha invitato i sacerdoti a verificare la disponibilità di alloggi. A Melano potrebbe essere resa disponibile la canonica mentre al convento di San Luca una decina di camere per i primi momenti dell’emergenza.

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