I Lions da sempre si sono adoperati per favorire la reciproca comprensione tra i popoli e la coesistenza delle varie culture, mettendo in primo piano con Il service internazionale “Un Poster per la Pace”, i temi della solidarietà, del rispetto delle regole, dell’accoglienza e della tolleranza.
Mai come quest’anno quindi, il Club Lions di Osimo ha voluto onorare questo impegno, premiando la scuola e gli alunni che hanno partecipato al concorso .L’8 marzo, il presidente Paolo Campanelli con il past-presidente Pina Virgili, il segretario Giuliano Civerchia e il Lion Giuseppina Giuliodori e gli officer Amneris Sabbatini e Massimo Torcianti si sono recati presso l’Ic Fratelli Trillini, alla scuola Leopardi ex Seminario, per premiare i vincitori, accolti da striscioni inneggianti alla Pace all’esterno dell’edificio.
Causa il cattivo tempo,- fa sapere un comunicato del Lions Club Osimo – la cerimonia si è svolta nella palestra. Dopo l’introduzione di Pina Virgili sull’impegno dei Lions nel mondo, sul servizio che svolgono in favore dei bisognosi e in difesa dei più deboli, è intervenuto il presidente Campanelli sul tema del concorso particolarmente importante quest’anno, vista l’attualità che ci ha portato alla tragicità della guerra.
Poi ha preso la parola la preside Rosanna Catozzo, richiamando l’attenzione degli studenti sul tema della guerra, sensibilizzandoli sulla necessità di mantenere rapporti di conciliazione, abbandonando le ostilità che poi portano gli adulti a fronteggiarsi e ad armarsi fino alla guerra. Ha auspicato poi a loro che non abbiano mai a subire le atrocità della guerra e si impegnino a non avere mai sentimenti di rancore e odio ma di conciliazione e di solidarietà. «Sono stati premiati il primo e il secondo classificato, entrambi presenti, mentre la menzione speciale per un alunno del plesso di Passatempo è stata ritirata dalla sua insegnante. Al primo classificato è stato consegnato un buono di 50 euro da spendere presso la Ditta Storani, per acquistare prodotti per disegno. La Pace dunque, è nel Dna del vero Lion, come la convinzione che solo solo la mediazione può favorire l’incontro tra i contendenti, eliminando ogni istinto di prevaricazione e sopraffazione» conclude la nota.
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