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Tod’s, +39% nei ricavi del 2021
Della Valle: «Siamo ai livelli pre Covid
Merito dell’attenta gestione dei costi»

IMPRESE - Progressiva accelerazione durante tutto l'anno. Risultato operativo superiore a quello del 2019. Vendite del canale e-commerce + 103%

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Diego Della Valle

 

«I risultati registrati dal nostro Gruppo nell’esercizio 2021 sono stati molto soddisfacenti e superiori alle nostre aspettative. I  ricavi sono cresciuti del 39% rispetto al 2020 e sono tornati a livelli prossimi a quelli pre-Covid, con un progressivo  miglioramento trimestre dopo trimestre, particolarmente nei marchi Tod’s e Roger Vivier. Eccellente performance del canale  e-commerce, che ha registrato ricavi più che doppi rispetto al 2019». E’ il commento del presidente e ad del Gruppo Tod’s, Diego Della Valle sui ricavi in crescita nell’esercizio 2021.   

Il cda della Tod’s ha infatti approvato il progetto di bilancio dell’esercizio 2021 con ricavi pari a 883,8 milioni di euro. Il risultato netto del gruppo è pari a -5,9 milioni di euro. L’utile ante imposte: 2,5 milioni di euro mentre l’indebitamento finanziario netto è di 70,3 milioni di euro escludendo i 448,6 milioni di euro delle passività per i contratti di affitto dei negozi.  Il CdA propone di non distribuire dividendo  

Il Consiglio di Amministrazione di Tod’s spa, società quotata alla Borsa di Milano ed a capo dell’omonimo  gruppo italiano del lusso, attivo nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, accessori e abbigliamento  di lusso e di alta qualità con i marchi Tod’s, Hogan, Roger Vivier e Fay, ha approvato oggi, si diceva, il progetto di bilancio  dell’esercizio 2021.  

«La forte crescita delle vendite e l’attenta gestione dei costi in tutte le aree di attività hanno contribuito ad un importante  recupero della redditività del Gruppo.   Molto buoni i risultati che stiamo registrando nei negozi nei primi mesi dell’anno, che confermano il sempre maggiore  apprezzamento dei clienti per i nostri marchi e per i nostri prodotti. Anche le collezioni Autunno/Inverno 2023, presentate  durante la scorsa Settimana della Moda, hanno avuto una accoglienza estremamente positiva da parte dei nostri clienti,  che ci hanno permesso di realizzare una ottima campagna vendite per il prossimo autunno/inverno. Oltre che sulla gestione del gruppo, siamo molto focalizzati sulla crescita e sul posizionamento dei singoli marchi, in modo  da valorizzare gli stessi sempre di più, dedicando loro tutti gli investimenti necessari. Il Gruppo si è attivato con operazioni umanitarie in sostegno alle persone in difficoltà a causa della guerra in corso, con la  speranza che tutto presto finisca. Nonostante l’incertezza del contesto geo-politico, economico e sanitario a livello internazionale, possiamo guardare con  ottimismo al 2022, fiduciosi di poter realizzare una ulteriore solida crescita dei ricavi ed un ulteriore importante recupero  della redditività».  

Commento ai dati di Fatturato del Gruppo  – «Nell’esercizio 2021, – aggiunge Della Valle – il fatturato consolidato del Gruppo Tod’s ammonta a 883,8 milioni di euro, in crescita del  38,7% rispetto al 2020, e ha quasi interamente recuperato i livelli registrati prima della pandemia da Covid-19  (-3,5% rispetto al 2019). Nel corso dell’anno, le vendite hanno registrato un progressivo miglioramento, rispetto all’anno precedente; nel  solo quarto trimestre dell’anno, i ricavi sono stati pari a 261,2 milioni di euro, +41,6% rispetto al quarto trimestre  2020 e +9,6% rispetto al quarto trimestre 2019.  

I dati sopra riportati risentono dell’impatto negativo dei cambi, particolarmente per i marchi Tod’s e Roger Vivier,  che hanno la maggiore presenza all’estero; a cambi costanti, utilizzando cioè gli stessi cambi medi dell’anno 2020, comprensivi degli effetti delle coperture, i ricavi del Gruppo sono pari a 886,8 milioni di euro (+39,2% rispetto al  2020 e -2,7%2 rispetto al 2019).  

Come già commentato nei precedenti trimestri dell’anno, è poco significativo fare un confronto solo con i risultati  di vendita del 2020, che sono stati pesantemente condizionati dalla pandemia di Covid-19; nelle tabelle seguenti  riportiamo pertanto anche il raffronto, a cambi costanti, con i dati dell’esercizio 2019 e ci riferiamo  particolarmente a quest’ultimo, per i commenti».

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