Oggi, 14 marzo, si celebra in tutta Italia la Giornata nazionale del Paesaggio. «L’Ordine dei Geologi delle Marche aderisce con entusiasmo a questa iniziativa: la geologia è infatti parte integrante del paesaggio. In questo senso la nostra regione presenta una grande varietà di morfologie, modellate da numerosi fenomeni geologici che da milioni di anni sono intervenuti – e in alcuni casi continuano a intervenire – secondo dinamiche in gran parte ormai note. – fa sapere una nota ufficiale – Dalla falesia di San Bartolo fino al monte Vettore, passando per la gola di Frasassi, nella nostra regione sono tanti gli esempi di geodiversità che rendono – giustamente – i marchigiani orgogliosi del proprio territorio sempre più apprezzato dai turisti che provengono da tutta Italia e dall’estero».
La falesia del Conero è costituita da rocce sedimentarie che si sono formate a migliaia di metri sotto al livello del mare e che nel tempo sono emerse fino a costituire la dorsale appenninica. A seconda delle caratteristiche degli strati, alcune porzioni sono rimaste in risalto rispetto ad altre più erodibili, è il caso dei famosi scogli delle Due Sorelle. Ma ci sono tanti altri esempi della ricchezza geologica del nostro territorio, dalle “lame rosse” al sasso Simone e Simoncello, dalla gola dell’Infernaccio ai calanchi del monte Ascensione, e poi la gola della Rossa e del Furlo, tralasciandone molti altri di pari bellezza.
«Il geologo è l’unica figura professionale in grado di leggere il paesaggio come tra le pagine di un libro. Non si tratta solo di osservare e descrivere ciò che oggi è in superficie, ma di saper spiegare come si è formato ciò che abbiamo davanti agli occhi e, ancora più importante, comprendere le variazioni che interessano il sottosuolo – spiega Piero Farabollini, presidente dell’Ordine dei Geologi delle Marche – Comprendere le dinamiche geologiche, continua Farabollini, “è fondamentale per intervenire laddove necessario, per mettere in sicurezza persone e cose, ma anche per difendere il paesaggio dalle minacce portate dal cambiamento climatico. Un esempio su tutti: l’erosione delle nostre coste». L’ordine delle Marche supporta, inoltre, l’iniziativa del Consiglio nazionale dei Geologi, che ha intenzione di attivarsi con l’obiettivo di emendare la Convenzione europea del paesaggio e includervi il concetto di geodiversità, un termine con il quale, secondo la definizione fornita dall’Unesco, si vuole sottolineare la presenza di un intero sistema di risorse naturali e geologiche esistenti sulla Terra, che devono essere tutelate sia formalmente che sostanzialmente, tramite un riconoscimento giuridico preciso e puntuale.
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