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Marco Cercaci in campo a Jesi
con il Popolo della Famiglia e Italexit:
l’avvocato-regista è il candidato sindaco

COMUNALI - Questa mattina l'ufficializzazione nell'incontro stampa al Caffè Imperiale. «Noi rappresentiamo la vera alternativa, il terzo polo»

 

È la figura poliedrica dell’avvocato-regista marchigiano Marco Cercaci, 57 anni, quella che la coalizione tra Popolo della Famiglia e Italexit sceglie come candidato sindaco di Jesi, città che tornerà al voto per le Amministrative il prossimo 12 giugno.

Un momento della conferenza stampa di presentazione

La presentazione e ufficializzazione della candidatura di Cercaci si è svolta questa mattina alle 11 al Caffè Imperiale di Jesi nel corso di una partecipata conferenza stampa con la presenza dei vertici regionali dell’inedita coalizione alternativa a centrodestra e centrosinistra. Mario Adinolfi, presidente nazionale del Popolo della Famiglia, ha affermato come «Jesi diventa laboratorio politico di un lavoro che con il collega Gianluigi Paragone portiamo avanti, in uno spirito di collaborazione che nasce dalle piazze no green pass e che può rappresentare la grande novità politica italiana per i prossimi appuntamenti elettorali».

Marco Cercaci, ex assessore alla cultura della giunta Polita (centrosinistra) dal 2000 al 2002, si propone con voce alternativa e terzo polo sulla scena politica elettorale. Questa volta scende in campo con il sostegno fattivo di esponenti provenienti da varie aree ed esperienze politiche. Stamattina è stato affiancato nel suo primo incontro pubblico dai coordinatori regionale e provinciale di Italexit, Massimo Gianangeli e Valerio Medici con il vice coordinatore cittadino Cesare Santinelli e da Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale per il Popolo della Famiglia (assente per impegni il coordinatore regionale Alessandro Viventi).

«La proposta di Italexit e PdF, con la candidatura di Cercaci, vuole ricollocare al centro della visione di città e di Paese quei valori di unità e coesione sociale ormai persi e sostituiti con un preoccupante clima d’odio e di feroce persecuzione nei confronti di chi non è allineato al “pensiero unico dominante – hanno spiegato gli esponenti di Italexit – Marco sarà la proposta di vero cambiamento per la città rispetto ad un candidato sindaco di una compagine che ha governato per 40 anni e ad un altro candidato che rappresenta chi ne ha condotto le redini negli ultimi dieci, riproponendo i medesimi paradigmi, le stesse logiche ideologiche di mero profitto, di esternalizzazione, di sterile “egemonia contabile” nelle scelte senza alcuna visione culturale o prospettiva di sviluppo reale della nostra comunità».

Marco Cercaci (secondo da sinistra) durante la conferenza stampa di questa mattina

L’eredità lasciata dagli uscenti di oggi ed i loro predecessori «è purtroppo ricca di problematiche – hanno proseguito – che si dovranno affrontare con priorità: un insufficiente livello di servizi sociali ed assistenziali per le persone e le famiglie in difficoltà; la sistemazione ormai non più rimandabile della casa di riposo; un commercio ormai stremato e definitivamente travolto dalle restrizioni e discriminazioni del greenpass; la riqualificazione di interi quartieri completamente abbandonati a loro stessi; lo sviluppo culturale della città, monopolizzato da una Fondazione la cui esistenza o quanto meno il cui ruolo va rimesso in discussione; tariffe rifiuti pesanti anche a causa di scelte miopi dell’amministrazione uscente che hanno impedito una virtuosa chiusura del ciclo di gestione; una esagerata attenzione alle grandi opere pubbliche che ha lasciato indietro l’avvio di un reale piano di manutenzione ordinaria della città, unica vera esigenza contingente per i cittadini. Va infine ricostruita una visione urbanistica della città, completamente assente negli ultimi anni».

«Bisogna costruire sui punti che ci uniscono, altrimenti non si costruisce – ha sottolineato anche Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale del Popolo della Famiglia – In questi ultimi anni c’è la necessità di una nuova stagione dellapolitica sia a livello nazionale e locale. Jesi è una del 10 città marchigiane che andranno al voto a giugno. La sua gestione non è facile ecco perché serve una persona preparata, anche politicamente, che sia in grado di ascolto, di dialogo di collaborazione per collaborare insieme. Marco Cercaci è questa persona. Noi siamo il terzo polo, che vuole restituire dignità ai più deboli, alle famiglie, ai disabili. Stiamo dalla parte delle aziende e delle attività economiche ma anche dei loro dipendenti. Ci opponiamo alle limitazioni delle libertà costituzionali. Gli altri 2 poli sono le liste civiche che rappresentano la prosecuzione dell’attuale giunta, e il centro sinistra. Noi siamo l’unica alternativa possibile. Sono convinto che i cittadini sapranno dare la fiducia a chi se la merita».

Salgono quindi a tre i candidati sindaco in corsa per la fascia tricolore jesina. Oltre a Marco Cercaci, sono al lavoro Lorenzo Fiordelmendo (Pd, coalizione di centro sinsitra) e Matteo Marasca (liste civiche per Jesi). Voci e indiscrezioni però tratteggiano la possbilità che a bordo campo si sia scandando anche il centro destra, quasi pronto a lanciare il nome del suo aspirante primo cittadino.

 

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