Sono partiti questa mattina gli accertamenti sul casolare della Montecarottese dove Andrea Alice Rabciuc ha passato l’ultima notte prima di sparire nel nulla. Ad eseguire il sopralluogo, i reparti della Scientifica e l’Unità Cinofila dei carabinieri. Presenti sul posto anche il pm Irene Bilotta, il perito informatico Luca Russo, il consulente della difesa Andrea Ariola e il legale Emanuele Giuliani, avvocato dell’unico indagato per sequestro di persona: il 43enne Simone Gresti, fidanzato di Andreea.
I rilievi hanno interessato tutta l’area sottoposta mercoledì a sequestro per volere della procura: in particolare il casolare e la roulotte dove si è svolta una festa a cui hanno partecipato tra l’11 e il 12 marzo Andreea e Simone e un’altra coppia. E’ stato eseguito un reportage fotografico e video. La difesa ha già fatto sapere che ci sarà un altro sopralluogo del suo consulente, fatto anche di droni per non lasciare nulla al caso. Si cerca anche la verità sui dispositivi informatici che sono stati sequestrati al 43enne e a persone a lui vicine. Si tratterebbe di cinque cellulari. La procura, per analizzarli, ha dato l’incarico ieri al dottor Russo. Resta un mistero su un video postato su uno dei tanti profili social di Andreea e risalente al 24 marzo, dunque 12 giorni dopo la sua scomparsa. Stando a quanto raccontato dal fidanzato, la 27enne si sarebbe allontanata dal casolare la mattina del 12 marzo, attorno alle 7. Nelle ore precedenti c’era stato un litigio con il fidanzato. Uno dei tanti. Avrebbe lasciato la roulotte senza cellulare, rimasto nelle mani del 43enne e consegnato poi alla madre della ragazza nel corso della domenica, il 13 marzo. All’inizio si è pensato a un allontanamento volontario, poi la scomparsa si è tinta di giallo. Gresti deve ancora essere formalmente interrogato.
(Redazione CA)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati