di Claudio Maria Maffei*
Due giorni fa l’Assessore Saltamartini parlando della crisi dei nostri servizi di pronto soccorso ha chiamato in causa la chiusura dal 2012 di quattordici ospedali. Come dire che la responsabilità ancora una volta non è della sua Giunta, ma delle Giunte precedenti. Un po’ troppo comodo mi pare. Li riapra allora: del resto il suo partito in campagna elettorale aveva promesso di farlo.
Peccato che come lui dovrebbe sapere nessuno di quegli ospedali aveva un pronto soccorso e che la crisi c’è anche dove non è stato chiuso niente (si pensi a tutti gli ospedali della costa da Pesaro a San Benedetto). Il problema sono gli ospedali di oggi che non funzionano, non di quelli di ieri che non ci sono più. Il problema della nostra sanità è che è vecchia e mal gestita.
Si pensi al fascicolo sanitario elettronico di cui tutti dovremmo disporre e che dovrebbe consentire ad esempio ai cittadini di consultare i propri dati clinici, di avere accesso alle prestazioni sanitarie, di avere informazioni sulla patologia. Nella Figura 1 si vede come nelle Marche nel primo trimestre di quest’anno lo 0% dei cittadini ha fatto uso di questo Fascicolo contro il 92% della vicina Emilia-Romagna.
E siccome è Pasqua tiriamoci su con una buona notizia: per fortuna la salute dei marchigiani è migliore di chi la governa. Come attesa di vita i dati 2019-2020 ci mettono tra gli uomini al quarto posto in Italia e tra le donne al sesto. Vedi le Figure 2 e 3. Solo che vorremmo migliorare. Se i politici chiacchierassero meno e decidessero meglio magari potrebbe succedere.
*Medico e dirigente sanitario in pensione
«Carenze strutturali del servizio sanitario: i Pronto soccorso sono sotto sforzo»
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