Cordoglio ad Ancona per la morte di don Dino Albanesi, parroco per molti anni della chiesa di San Biagio, al Poggio. Era nato a Filottrano il 23 settembre del 1941 in un periodo di guerra che determinava condizioni di vita difficili per tutti. A 10 anni su consiglio di mons. Augusto Baldini prevosto della Pieve di Filottrano entrò nel seminario vescovile di Osimo continuando la sua formazione al Pontificio seminario regionale di Fano. Il 29 giugno del 1965 fu ordinato sacerdote nella Cattedrale di Osimo insieme ad altri quattro diaconi da Mons. Egidio Bignamini. Venne subito inviato come cooperatore parrocchiale a Polverigi, successivamente a Torrette e poi a S. Paolo, nel 1980 viene nominato parroco a Camerata Picena, quindi vice parroco nella parrocchia della SS. Annunziata, dove attualmente è operativa la Caritas Diocesana, nel 1983 gli viene assegnata la parrocchia del Sacro Cuore di Passo Varano, infine quella di S. Biagio a Massignano. Nel 1998 viene nominato assistente ecclesiale dell’Agesci della zona di Ancona, nel 2007 gli viene affidata la responsabilità delle Confraternite e Pie Unioni organizzando ogni anno il raduno diocesano. Di esse era solito ricordare i simboli: il camice bianco che ricorda la nuova dignità, il rosso del mantello che ricorda la testimonianza e la candela accesa che ricorda la fede. Ha insegnato in licei ed altre scuole superiori di Ancona.
Timido e con una grande carica umana Don Dino è stato apprezzato da tutti coloro che lo hanno conosciuto soprattutto per la disponibilità ad ascoltare ed aiutare chi era in difficoltà. Nel 2025 aveva avuto modo di celebrare la Messa con Papa Francesco per i suoi 50 anni di sacerdozio insieme ai suoi confratelli ordinato lo stesso 29 giugno del 1965 ed ebbe modo di celebrare anche in diocesi il suo giubileo sacerdotale nel 2015. Ma già una insidiosa malattia lo stava aggredendo facendogli perdere memoria e facendo gli vivere gli ultimi anni della sua vita assistito da Oksana e dai fratelli Laura e Marco Bellomo. Da un banale incidente domestico nel febbraio scorso, che ha richiesto il ricovero in ospedale e dopo aver contratto il Covid-19 le condizioni di salute si sono venute aggravando fino a ieri, sabato 7 maggio, che ha lasciato questa vita presso l’ospedale di Loreto dove era ricoverato. Lascia la sorella Giuseppina e il fratello Pietro. Ultimo atto della sua generosità compiuto dai suoi cari è l’aver messo a disposizione la sua casa di Ancona della cara badante ucraina Oksana e della sua famiglia in fuga dalla guerra. La camera ardente sarà aperta alle ore 15 di oggi domenica 8 maggio presso la Casa Funeraria Bottegoni sita in Via Barbera, 2b a Filottrano. I funerali verranno celebrati dall’arcivescovo Angelo Spina domani, lunedì 9 maggio, alle ore 15.30 nella chiesa di San Francesco e la cara salma sarà tumulata nella cappella dei sacerdoti nel cimitero di Filottrano.
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