di Mauro Giustozzi (foto di Federico De Marco)
Sette volte Lube. Civitanova si conferma campione d’Italia, Perugia spazzata via in tre set (25-23, 25-16, 25-21) e gara 4 della finale Scudetto mette la parola fine alla serie (3-1 per i biancorossi), assegnando il tricolore agli uomini guidati da coach Blengini. L’Eurosuole Forum, questa sera sold out e settimo uomo in campo, torna ad essere il teatro della festa scudetto del club, che per la quarta volta da quando la società si è trasferita sulla costa festeggia la vittoria più importante.
E’ il terzo tricolore di fila, il quarto nelle ultime cinque edizioni, il settimo nella storia del club cuciniero. Un dominio. Un titolo questo che, come aveva profetizzato il patron Giulianelli prima dell’inizio della serie contro la Sir, rappresenta la consacrazione di un qualcosa di storico e di un lungo periodo di egemonia nella pallavolo italiana (leggi l’articolo). Una Lube «che è sempre la squadra da battere, quella che arriva sempre in fondo, quella che non molla mai. E spesso risultiamo vincenti nelle finali. Non è una cosa da poco. E’ una Lube immortale oserei dire». Ed è veramente immortale questa squadra, orchestrata da coach Blengini, capace di una rimonta quasi impensabile contro Trento in semifinale sotto 2-0 nella serie e di imporsi con autorità contro la consueta rivale delle ultime stagioni, che aveva dominato la regular season con tanto di fattore campo a favore nella finalissima. La festa, stasera, è tutta biancorossa.
Il tricolore resta quindi sulle maglie della Lube che festeggia il settimo scudetto della sua storia, il terzo consecutivo, il terzo personale anche del coach Chicco Blengini. Il secondo di Ivan Zaytsev tornato dalla Russia per mantenere la promessa fatta alla società quando se ne andò. Al termine di una stagione difficile, complicata dai tanti infortuni e che finora aveva regalato più delusioni che gioie ai cucinieri.
Vittima, ancora una volta, la solita Sir Safety Perugia come accaduto anche nelle ultime due edizioni della finale scudetto, anche se gli umbri in stagione regolare quest’anno avevano vinto due partite su due contro la Lube. In un palas stracolmo di entusiasmo e passione i marchigiani hanno comandato e giocato una gara perfetta per attenzione e concentrazione, lasciando le briciole ad una Perugia che ha denotato l’incostanza mostrata in questa parte finale della stagione e la pessima serata di diversi giocatori, l’ex Rychlicki su tutti. Partita a senso unico, con la Lube che ha avuto un assoluto predominio nei confronti di un avversario che è stato annichilito al servizio e soprattutto a muro in una sfida che per larghi tratti è stata incredibilmente impari vista la netta superiorità mostrata dai marchigiani. Dove tanti sono stati i protagonisti dal solito impagabile e determinante Simon ad uno Zaytsev finalmente tornato ‘Zar’ nella gara più importante, la regia illuminata di De Cecco e le fiammate di uno Yant che non ha fatto rimpiangere l’infortunato Juantorena.
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