La notizia è piombata all’improvviso su Fabriano: di fronte ai problemi della guerra e delle materie prime, Whirlpool starebbe avviando una “revisione strategica” della propria presenza sul mercato Emea (Europa, Medio Oriente, Africa). «Detto in termini concreti, c’è il serio rischio che la vecchia Indesit, già sottoposta a una drastica cura dimagrante ora finisca in vendita, aprendo scenari imprevedibili per Fabriano». E’ amaro il commento di Vinicio Arteconi, consigliere comunale dell’associazione Fabriano Progressista e candidato sindaco alle Comunali del 12 giugno. «Whirlpool non ha mai rispettato il piano industriale del 2018, chiudendo stabilimenti da Nord a Sud: questo è un rischio che potrebbe rivelarsi catastrofico per il nostro territorio, altro che ‘l’operazione fantastica’ di cui all’epoca parlò Renzi – sostiene in una nota il candidato sindaco – A Jesi, quando è esplosa la crisi Caterpillar si è trovato un nuovo compratore dalla Lombardia: a Fabriano, hanno nascosto la polvere sotto il tappeto. L’accordo di programma dell’ex Antonio Merloni e la vicenda della Jp-Indelfab sono state due tragiche prese in giro. Bisogna smetterla di giocare col futuro dei lavoratori e delle industrie fabrianesi: hanno perso 10 anni, mandato lavoratori e fabbriche dell’indotto in mezzo alla strada».
L’appello di Arteconi è quindi rivolto alle istituzioni perché agiscano tempestivamente. «La Regione si attivi subito consultazioni con Whirlpool e acceleri sulle misure: non possiamo aspettare chissà quanto per gli sconti fiscali della Zes che finiranno per coinvolgere un paio di strade.- incalza Vinicio Arteconi – Non facciamoci prendere in giro di nuovo. E mobilitiamo tutte le nostre risorse, come quelle di Meccano, per trovare nuovi investitori: spero anche che stavolta Confindustria, grande sponsor della Giunta di destra e dei suoi candidati civico-leghisti, stia dalla parte del territorio e dei lavoratori, e non di chi vuole chiudere, come è successo con Elica e Caterpillar». La proposta di Arteconi è chiara: «La strada è sempre la stessa: migliorare le infrastrutture, finendo la Ss76 e il raddoppio ferroviario, e Area di Crisi Complessa. Vuol dire che il Governo, la Regione, Invitalia mettono insieme delle risorse e degli incentivi fiscali, e emanano bandi pensati sulle caratteristiche del nostro territorio. Ha funzionato ad Ascoli, ha funzionato in Umbria, può funzionare anche qui, con l’aiuto anche degli incentivi sisma» sottolinea. L’impegno della coalizione di Arteconi in questo senso c’è tutto. «Siamo stati in piazza con gli operai Elica, – rammenta il canddiato sindaco – abbiamo raccolto fondi per la loro cassa di resistenza, siamo pronti a tutte le iniziative che saranno necessarie. Saremo sempre dalla stessa parte, quella dei lavoratori».
Whirlpool, la paura arriva da oltreoceano: possibile uscita dall’Europa
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati