La verità dei numeri: tramonta l’era del M5S a Fabriano che ricomincia dal centrosinistra con la vittoria al primo turno di Daniela Ghergo, primo sindaco-donna nella storia della città con il 50,51% dei consensi e 6.754 preferenze.
Dopo 5 anni di governo il Movimento 5 Stelle strappa appena un 3,07% alle Amministrative 2022 perdendo quasi 26 punti percentuali dal 2017 e rischia di non far entrare in Consiglio comunale nemmeno il suo candidato sindaco Ioselito Arcioni, vicesindaco uscente. Nel racconto di una cronaca annunciata e in barba ai pronostici della vigilia, questa notte a tagliare il traguardo vincendo senza necessità di ballottaggio (vanta anche questo primato) è stata la candidata della Coalizione Democratica, Daniela Ghergo (Pd, Progetto Fabriano, Fabriano Civica e Rinasci Fabriano) nel confronto con la componente del centrodestra liberista senza simboli e bandiere, guidata dall’ex sindaco Roberto Sorci. Il candidato sostenuto da 4 liste civiche (Lista 30.001, Amiamo Fabriano, Missione Fabriano, Fabriano C’è) non ha brillato e si è attestato con il 33,66% al secondo posto. Terzo il ginecologo e consigliere comunale uscente Vinicio Arteconi (Fabriano Progressista, Nessuno Escluso) con il 13,26%, che ha staccato di dieci punti il candidato pentastellato.
Per tutto il lunghissimo pomeriggio di scrutini l’avvocato Ghergo, 56 anni, è rimasta saldamente in testa alla corsa proiettata verso la meta, senza mai scendere sotto la soglia del 50%+1. Già alle ore 16 i dati dello spoglio del primo seggio dei 40 allestiti in città, la davano per supervincitrice al 63.9%, con Sorci al 24,26%, Arteconi e Arcioni pari-merito all’5,8%. Con passare delle ore la forbice che separava la Ghergo e Sorci si è assottigliata ma il trend non è cambiato. A 10 sezioni scrutinate la Ghergo era scesa al 51,11%, Sorci era salito al 32,84%, Arteconi al 12,64% e Arcioni al 3,41%. Alla ventunesima sezione la situazione era meno fluida sempre con uno scarto di circa 1000 voti tra i due corridori in testa ma con Arteconi che ha drenato un po’ di voti proprio alla compagine del Pd, senza però riuscire a bissare quel 15% del 2017. La volata finale della neo sindaca si è compiuta tra lo spoglio delle schede depositate nell’urna dei seggi popolosi delle frazioni di Marischio, Albacina, San Donato, Collamato e qualche sezione del centro storico. A scrutinio concluso della 37esima sezione su 40, poco prima della mezzanotte si è compreso che la partita sarebbe stata senza storia per i 3 competitor uomini. Ed è stata subito festa sotto l’arco del Podestà per la Coalizione Democratica. L’ufficialità però è arrivata solo in piena nottata perchè le operazioni degli ultimi 3 seggi, il 5, il 22 e il 30 si sono incagliate per ore in una verifica di riconteggio di diverse schede contestate.
In questa tornata elettorale a Fabriano ha votato il 56,14% dei 24.972 aventi diritto e il dato dell’astensionismo si è attestato all’incirca sugli stessi numeri del 2017 (57,11%). I numeri raccontano anche che la candidata della Coalizione Democratica, è stata la più votata in quasi tutte le sezioni elettorali ed ha raccolto più consensi delle liste della sua coalizione (Pd primo partito al 18%), segno che è riuscita a spostare il baricentro politico in aree dove 5 anni fa aveva primeggiato il M5S, erodendo e intercettando probabilmente anche consensi dal centrodestra. Non c’è stata insomma polverizzazione del voto ma piuttosto una caccia trasversale alle preferenze agevolata anche da molti voti disgiunti. Ora si aprono i giochi per la composizione della giunta e per la scelta del presidente del Consiglio una volta assegnati i seggi del parlamentino cittadino, 15 (più il sindaco) alla maggioranza, 9 alla minoranza. C’è anche da capire che ruolo e che forma prenderà l’opposizione a partire proprio dalla coalizione di Roberto Sorci.
«Questa è la vittoria di Fabriano! Sarò il sindaco di tutti i fabrianesi, che saprò rappresentare nel pieno delle mie responsabilità. – ha commentato a caldo la neo sindaca – Questa è la testimonianza che un progetto condiviso, inclusivo e lungimirante è la strada giusta per avviare quel tanto atteso processo di cambiamento di cui Fabriano ha un gran bisogno. Lo attueremo insieme. Sulle linee guida del nostro progetto e con tutti gli strumenti di cui andremo a disporre. Fabriano ha deciso di guardare avanti, di rompere l’isolamento e di aprirsi a mondo. A quel futuro che andremo a scrivere già da domani! Grazie a tutti i candidati- ha concluso Daniela Ghergo – senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile. Grazie a tutte le donne e gli uomini che ci hanno dato fiducia. Grazie alla mia città che mi ha affidato la responsabilità e l’onore di essere il primo sindaco donna di Fabriano»
Redazione CA
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