Stanno seguendo il cronoprogramma già fissato i lavori di raddoppio della strada statale 16 “Adriatica” ad Ancona con previsione di completamento entro il 2024, mentre per il collegamento al porto di Ancona è in fase di avvio la Conferenza dei Servizi sul progetto definitivo con l’obiettivo di avviare la gara d’appalto entro la fine del 2023. Il punto sullo stato di avanzamento delle due importanti opere è stato tracciato questa mattina in Regione in una conferenza stampa, che ha fatto seguito ad un incontro tra tutti i soggetti coinvolti, alla quale sono intervenuti il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli, l’amministratore delegato di Anas Aldo Isi, il responsabile della Struttura Territoriale Anas Marche e commissario straordinario Paolo Testaguzza, il direttore Investimenti Area Centro Rfi Marco Marchese in collegamento video e il presidente dell’Autorità Portuale Vincenzo Garofalo.
«Abbiamo ricevuto notizie importanti – ha detto il presidente Acquaroli -abbiamo l’opportunità di anticipare i lavori per l’ultimo miglio di un’opera strategica per il Porto di Ancona, per la sua città ed i collegamenti con l’A14 e con l’Ospedale di Torrette. Un intervento atteso da moltissimi anni, importante per il capoluogo ma anche per la competitività di tutto il sistema regionale. Ringraziamo in particolare l’ad di Anas per l’importante presenza che testimonia e conferma la collaborazione e la volontà di essere vicini a tutti i territori a partire da quelli del sisma e l’attenzione nei confronti della nostra regione».
«Ci siamo confrontati su una visione strategica complessiva costruita insieme alla giunta Acquaroli sin dal primo anno di insediamento e di cui stiamo raccogliendo i primi risultati – ha proseguito l’assessore Baldelli -. Le Marche costituiscono una vera e propria cinghia di trasmissione di quell’Italia centrale dimenticata da oltre venti anni di mancata pianificazione e visione. Siamo inseriti in un crocevia tra le direttrici europee Baltico Adriatica e Scandinavo Mediterranea. Alla direzione Nord Sud affianchiamo anche quella trasversale Est Ovest, un corridoio che dai Balcani arrivi alla penisola iberica, attraverso la nostra regione. Le Marche vantano un polo logistico che molti altri territori europei ci invidiano: tre infrastrutture essenziali nel giro di pochi chilometri, porto, interporto e aeroporto, che rappresentano la nostra finestra sul mondo. Il polmone che dà ossigeno all’economia marchigiana, dove intercettare i grandi traffici internazionali e promuovere le attività economiche. Oggi, in particolare, abbiamo presentato questo modello Marche, che vede, tra i primi casi in Italia, Anas ed Rfi lavorare insieme a tutta la filiera istituzionale, alle categorie economiche e ai professionisti. Un progetto che, basandosi sui principi della sostenibilità, della sicurezza, della interconnessione e intermodalità, disegna una rete di collegamenti trasversali a partire dalla Fano Grosseto, passando per la Quadrilatero fino alla Salaria, su cui fare convergere quella autostrada dei territori interni rappresentata dalla rete pedemontana-intervalliva da Carpegna ad Ascoli Piceno, complementare all’A 14 a cui aggiungere il completamento e potenziamento dell’anello ferroviario delle Marche».
«Nelle Marche – ha affermato l’ad di Anas, Aldo Isi – abbiamo attivato investimenti per quasi 3,4 miliardi di euro tra lavori ultimati, in corso e programmati. Per quanto riguarda le nuove opere siamo impegnati, oltre che sul raddoppio della SS16 e sul collegamento al porto di Ancona, anche su altri progetti strategici e di rilevanza nazionale come il potenziamento della SS4 “Salaria”, il completamento della Pedemontana delle Marche nell’ambito del progetto Quadrilatero e il completamento della E78. Per quanto riguarda la manutenzione programmata della rete stradale esistente – ha aggiunto – la produzione netta per lavori eseguiti è passata dai circa 20 milioni del 2017 a 100 milioni realizzati nel 2021, mentre sono attualmente in corso interventi per un investimento complessivo di 497 milioni di euro e di prossimo avvio lavori per ulteriori 140 milioni di euro”.
«Questo progetto è essenziale per il porto di Ancona e per tutto il territorio marchigiano perché parte di una strategia infrastrutturale – ha sottolineato Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale -. Non si può più ragionare sulle singole infrastrutture ma occorre lavorare, con la massima collaborazione istituzionale, sulle necessità di una logistica moderna, con hardware, software e i servizi adeguati ai bisogni delle imprese. In questa visione, mettere insieme strade e ferrovia per un progetto di sviluppo, porterà un ulteriore vantaggio competitivo per lo scalo dorico che è parte di due Corridoi europei».
IL SINDACO: «FINALMENTE SI PUO’ PARTIRE» – Il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli ha partecipato questa mattina in Regione all’incontro con i vertici di Anas e Ferrovie per la presentazione del progetto definitivo del nuovo Collegamento tra la Statale 16 e il Porto di Ancona – ultimo miglio di connessione del Porto di Ancona. «I soldi ci sono – ha affermato il sindaco – così come il progetto definitivo, presentato ufficialmente stamattina. Sono stati avviati gli espropri delle aree necessarie e Anas è incaricata dalla realizzazione dell’opera. Stavolta si fa sul serio e dopo quarant’anni finalmente si può partire con l’ultimo miglio, l’uscita dal porto Ancona, che risolverà anche il problema del traffico a Torrette. Anas ha dimostrato impegno, determinazione e voglia di collaborare con le Istituzioni. Ora restiamo sul pezzo senza farci distrarre, perché questa volta è vero».
COLLEGAMENTO AL PORTO DI ANCONA – Il collegamento tra il porto di Ancona e la Ss16 riguarda la realizzazione di un tratto stradale di 3,3 km per un valore complessivo di circa 147 milioni di euro e rientra negli interventi previsti dal Protocollo di Intesa del febbraio 2017 tra Mit, Regione Marche, Comune di Ancona, Autorità Portuale, Anas e Rfi. L’opera è considerate di rilevanza strategica nazionale e per questo affidata dal Governo a un Commissario Straordinario che nel caso di specie è il responsabile Anas Marche Paolo Testaguzza. La soluzione infrastrutturale integrata prevede, in particolare, oltre al collegamento stradale, una rettifica del tracciato ferroviario, la realizzazione di una viabilità comunale litoranea con pista ciclabile e l’ampliamento della banchina necessario sia per consentire le nuove occupazioni di spazi per le diverse infrastrutture sia per stabilizzare il piede della frana storica di Ancona. Il tracciato del collegamento stradale, con una sezione a due corsie, si innesterà sulla SS16 nel tratto in fase di raddoppio in corrispondenza della rotatoria di Torrette. Comprende una galleria naturale di 650 metri, una galleria artificiale di 470 metri e un viadotto di 285 metri. Dopo l’esecuzione delle indagini geognostiche, il progetto definitivo è stato ultimato e aggiornato a maggio. Nei giorni scorsi è stato avviato il procedimento finalizzato agli espropri ed è in fase di avvio la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e la Conferenza dei Servizi per l’acquisizione dei pareri previsti dalla Legge. A seguire potrà essere redatto il progetto esecutivo con l’obbiettivo di avviare le procedure di affidamento dei lavori nel 2023 e il cantiere nel 2024.
RADDOPPIO SS16 “ADRIATICA” – I lavori in corso per l’ampliamento a quattro corsie della strada statale 16 “Adriatica” riguardano un tratto di 7,2 chilometri tra Falconara e Torrette di Ancona. L’opera, per un investimento complessivo di 250 milioni di euro, costituisce il primo lotto dei lavori di raddoppio dell’intero tratto Falconara-Baraccola (variante di Ancona). Gli interventi comprendono la realizzazione di due nuove gallerie per uno sviluppo complessivo di circa 772 metri, l’adeguamento di due gallerie esistenti di 479 metri complessivi, la realizzazione di tre nuovi viadotti per uno sviluppo complessivo di circa 801 metri, la demolizione e ricostruzione di tre viadotti esistenti in carreggiata nord per uno sviluppo complessivo di circa 779 metri, la sostituzione dell’impalcato di un viadotto esistente e infine la demolizione di un altro viadotto.
Le attività di cantiere sono iniziate la scorsa estate. Attualmente sono in corso di realizzazione le opere di imbocco delle gallerie Orciani e Barcaglione. L’ultimazione è prevista entro il 2024.
INTERVENTI RFI – Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) è impegnata nel potenziamento della Orte-Falconara, asse portante del sistema ferroviario Lazio-Umbria-Marche, collegato al Corridoio Scandinavia-Mediterraneo della Rete Centrale UE. La linea ha un’estensione complessiva di 203 chilometri. Nelle Marche gli interventi previsti, che sono inseriti nel Pnrr, riguardano nello specifico il raddoppio Pm 228-Castelplanio con by-pass di Albacina (Lotto 2 “Genga-Serra San Quirico”), il raddoppio Pm 228-Albacina, la velocizzazione di alcune tratte e il nodo di Falconara (prima fase, i cui lavori sono in corso, e il successivo completamento). Il valore economico degli investimenti in atto è di circa 800 milioni di euro. Il potenziamento della Orte-Falconara è stato affidato dal Governo al Commissario Straordinario Vincenzo Macello.
Orte-Falconara, entro il 2026 il raddoppio della tratta ferroviaria Genga-Serra San Quirico
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