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Le Liste civiche ribattono a Ciccioli:
« Da FdI nessun supporto per Marasca»

JESI - I movimenti che hanno sostenuto il candidato sindaco civico ipotizzano che «alla luce di alcune uscite scarsamente comprensibili» il consigliere regionale di FdI «abbia voluto svantaggiarlo» al ballottaggio. «Ora abbiamo capito cosa non fare per essere di nuovo protagonisti nella nostra città»

Le liste civiche di Jesi con il candidato sindaco Matteo Marasca, eletto in Consiglio comunale e l’ex sindaco Massimo Bacci

 

«Le liste civiche, che hanno strappato Jesi ai partiti nel 2012 e sono state riconfermate a larghissima maggioranza nel 2017, non hanno mai barattato la propria coerenza per tornare a subire le logiche partitiche. Ecco perché, in sede di composizione delle liste elettorali, non abbiamo accettato candidati iscritti in partiti politici, in quanto non era nostra intenzione prenderci gioco degli elettori presentando una lista camuffata, come pure ci era stato proposto. Al consigliere regionale Ciccioli ricordiamo che questo è accaduto a Fabriano, con il centrosinistra che ha vinto al primo turno: strano lo abbia già dimenticato». Botta e risposta a distanza tra i movimenti civici, in primis Jesiamo, della coalizione di Matteo Marasca e il consigliere regionale di FdI all’esito del ballottaggio. Ciccioli aveva tacciato le liste civiche di ‘autoreferenzialità’ per giustficare la sconfitta a Jesi.

La coalizione X Jesi risponde per le rime, ricordando a Ciccioli e al suo partito «che, pur avendo avendo partecipato in rappresentanza di partiti a innumerevoli competizioni elettorali svoltesi sul nostro territorio, mai ha ottenuto risultati significativi. Suggeriamo, pertanto, allo stesso consigliere regionale, che non ne ha titolo, di non perdere tempo con le lezioni, ma, eventualmente, di domandarsi perché i suoi appelli e quelli del suo candidato sindaco di andare a votare al ballottaggio siano caduti nel vuoto. Siamo convinti che FdI non abbia fornito alcun apporto significativo a Matteo Marasca. Al contrario, pensiamo che – alla luce di alcune uscite scarsamente comprensibili – abbia voluto svantaggiarlo. Grazie comunque a Carlo Ciccioli per la sua analisi: abbiamo capito cosa non fare per essere di nuovo protagonisti nella nostra città».

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