facebook rss

Arretramento ferrovia, «Progetto
da estendere a tutta la tratta
marchigiana della dorsale Adriatica»

ANCONA - Oggi il ministro Giovannini presenterà il piano a Pesaro e le associazioni di cetegoria doriche Confartigianato, Cna, Confindustria, Confcommercio, Coldiretti chiedono di «proseguire la progettazione degli interventi anche nelle altre province: non è pensabile che un così rilevante aumento del traffico ferroviario attraversi tutti i nostri centri costieri e diventi una barriera tra le nostre città e la spiaggia con effetti devastanti sulla qualità della vita dei cittadini ma anche sulle attività commerciali, artigianali e turistiche che sono i punti di forza del nostro territorio»

Foto d’archivio

 

Oggi sarà a Pesaro il ministro alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini per presentare il progetto del nuovo tracciato ferroviario per la linea Adriatica che al momento però non toccherà ad Ancona e il sud delle Marche. Confartigianato, Cna, Confindustria, Confcommercio, Coldiretti ritengono il progetto di arretramento dei binari «una importante opportunità ma serve un progetto complessivo per lo sviluppo infrastrutturale della dorsale Adriatica» chiedono che ad essere coivolta sia tutta la tratta ferroviria marchigiana, sottolineano in una nota congiunta. «Una occasione importantissima per la nostra Regione e per il suo sviluppo. Il territorio delle Marche ha subito forti penalizzazioni per molteplici carenze infrastrutturali che rischiano di compromettere le potenzialità di rilancio futuro della nostra economia e del nostro territorio. Ora c’è l’occasione per modernizzare il trasporto su rotaia. – scrivono in una nota le associazioni di categoria – Risulta pertanto necessario il progetto di riqualificazione della tratta ferroviaria Adriatica: potenziare l’infrastruttura per poter sviluppare una intermodalità sostenibile, per un rilancio sia sul fronte del trasporto merci che di quello passeggeri. Le associazioni Confartigianato, Cna, Confindustria, Confcommercio, Coldiretti di Ancona – chiedono il progetto dell’arretramento della ferrovia che, sottolineano, avrà ricadute positive sui territori e sulle imprese. Questo progetto di sviluppo però deve coinvolgere tutta la tratta regionale che corre lungo la dorsale Adriatica».

Bene dunque l’arretramento a Pesaro ma «ora . prosegue il comunicato – si lavori per proseguire la progettazione degli interventi per tutto il tracciato marchigiano in quanto non è pensabile che un così rilevante aumento del traffico ferroviario attraversi tutti i nostri centri costieri e diventi una barriera tra le nostre città e la spiaggia con effetti devastanti sulla qualità della vita dei cittadini ma anche sulle attività commerciali, artigianali e turistiche che sono i punti di forza del nostro territorio. L’attuale asse ferroviario potrà diventare una naturale metropolitana così da alleggerire anche il traffico stradale. Le Marche hanno una straordinaria opportunità per ripensare la dotazione infrastrutturale e il potenziamento della mobilità che duri negli anni. Per una ferrovia moderna, è necessaria un’alta velocità che non sia impattante per l’ambiente, valorizzi il patrimonio urbanistico ed il turismo. Chiediamo la massima attenzione delle istituzioni per raggiungere questo obiettivo strategico per rilanciare e rendere competitivo il territorio ed il sistema produttivo della nostra regione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X