«Pronti a correre da soli con un nostro candidato sindaco». I Verdi di Ancona scaldano i motori in vista delle elezioni comunali 2023. Propongono al centro del programma della città la tutela del patrimonio terrestre e marino e di conseguenza uno sviluppo sostenibile del territorio. «Siamo molto preoccupati in questo particolare momento storico e riteniamo che si debba fare il massimo per la protezione e salvaguardia dell’ambiente. – hanno spiegato in conferenza stamoa – La nostra esclusione dal tavolo della coalizione di centro-sinistra non deriva dal fatto che siamo “contro”, ma sconta la nostra proposta di istituire l’Area Marina Protetta del Conero». «La sfida quindi è far convivere qualità dell’ambiente ed economia in un percorso fatto di scelte che inevitabilmente si soffermano sulle caratteristiche naturali, storiche e culturali di Ancona, città che vive del suo mare, di pesca, navigazione e turismo.- hanno aggounto – E allora una riflessione in più sulla tutela più efficace della costa del Conero riteniamo vada fatta, un’apertura a scelte più coraggiose, come l’Area Marina Protetta, che nasce anche dal confronto con i cittadini e con le realtà economiche, così come occorre un’approfondita valutazione sul porto del futuro, fonte di lavoro e di ricchezza, ma anche fonte di inquinamento».
La gestione della città non può prescindere dalla qualità e naturalità del tessuto urbano, potenziando le infrastrutture verdi della città e promuovendo strumenti per la riduzione dell’inquinamento, la mobilità sostenibile per un traffico diverso in centro, più contenuto e più a misura umana e il benessere della vita dei nostri cittadini in linea con l’European Green Deal e il Pnrr. «Le primarie potrebbero essere l’unico strumento di risoluzione del problema, giacché il programma collegato alla candidatura di un nostro candidato si misurerebbe con il consenso dei cittadini e solo con la sua affermazione si attuerebbe l’istituzione dell’Area Marina Protetta. – hanno sottolineato – Invece la coalizione preclude ogni strada, l’Aerea Marina Protetta è un tabù, che deve essere esclusa da ogni proposta. Non bastano i vari esempi in giro per il mondo, dove l’Area Marina Protetta coniuga conservazione ambientale e sviluppo economico, come ad esempio Capri, città turistica per antonomasia che la sta istituendo, mentre ad Ancona è vietato parlarne. Pertanto o la coalizione da spazio alle primarie ad un candidato che porta avanti i nostri temi o saremo costretti a correre da soli».
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