«Ha ragione il presidente dell’Istao, l’economista Mario Baldassarri: se non vogliamo “relegare la costa Adriatica al sottosviluppo per i prossimi cinquant’anni” abbiamo oggi l’opportunità e il dovere di collegarla al resto del Paese facendo correre l’Alta velocità da Bologna a Bari. Per le Marche, l’Abruzzo, il Molise e la Puglia sarebbe un’occasione straordinaria di sviluppo, per lo Stato un investimento sul Pil e sulla tenuta sociale».
Ad affermarlo è il senatore di Forza Italia Andrea Cangini, il quale prosegue: «Almeno cominciare dalle Marche. Il presidente Acquaroli e la sua giunta stanno discutendo con il ministero delle Infrastrutture le modalità dell’arretramento di parte del tratto ferroviario tra Fano e Falconara. Ottima cosa. Ma cosa ancor migliore sarebbe far correre all’interno i binari dell’Alta velocità lungo tutta regione. Secondo il professor Baldassarri i costi leviterebbero di poco (da 12 a 15 miliardi di investimenti pubblici) e i benefici li compenserebbero largamente. Il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, è contrario: con un’interrogazione appena depositata, ho ritenuto utile invitarlo ad illustrare al Parlamento le ragioni di tale contrarietà» conclude il senatore.
Ferrovia Adriatica, Acquaroli chiede di avviare l’arretramento dal tratto Pesaro-Falconara
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati