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La corsa al Parlamento, Agostinelli:
«Non mi ricandido,
ho concluso un ciclo importante»

POLITICA - La senatrice jesina del Movimento 5 Stelle analizza i suoi dieci anni di progetti nelle istituzioni anche come deputata. «Da quando si scioglieranno definitivamente le Camere e subentreranno i nuovi parlamentari sarò dove credo di poter essere utile a quegli ideali progressisti, sociali e ambientali che hanno sempre guidato le mie scelte politiche e personali»

Donatella Agostinelli

 

«Concludo l’esperienza politica che mi ha visto impegnata in prima linea sia come deputata che come senatrice con la serenità di aver dato tutte le energie che, a livello personale, avevo da dare». Donatella Agostinelli, senatrice jesina del Movimento 5 Stelle, sintetizza così i suoi dieci anni nelle istituzioni, «un periodo – dice – che ho interpretato come un servizio alla mia comunità e durante il quale ho cercato di portare avanti istanze territoriali e interessi più generali di livello nazionale». Quel che è certo, spiega Agostinelli in un comunicato, «è che alle elezioni del 25 settembre non mi ricandiderò. Considero infatti concluso questo ‘ciclo’ e mi preparo per viverne un altro, nel quale cercherò di mettere a frutto le competenze che ho maturato in questi anni, sempre guardando al bene comune come punto di arrivo».

«Ho vissuto la stagione dell’entusiasmo degli albori del M5S, nato come motore di cambiamento dal basso di una politica immobile e ormai rappresentativa soltanto di se stessa. Onorerò pertanto l’impegno assunto fino all’ultimo giorno», specifica la senatrice, che risulta anche essere la più presente tra i parlamentari marchigiani ed ai primi posti tra i senatori a livello nazionale.«Ma il mio ruolo parlamentare è concluso. – rimarca – Ho infatti portato a termine, insieme al nostro gruppo parlamentare, provvedimenti rilevanti, di certo migliorabili ma fondamentali anche alla luce delle oggettive difficoltà insorte nell’ultima legislatura (eventi sismici, pandemia, cedimenti infrastrutturali). Non solo: in questi anni ho lavorato anche per il mio territorio, con tanti compagni di viaggio a cui va il mio ringraziamento e il mio in bocca al lupo per il futuro. Questo – continua Agostinelli – ha permesso una sinergia straordinaria, che si è concretizzata nel collegamento tra istanze locali e nazionali e che ha permesso di portare a casa risultati molto importanti».

«Del resto – prosegue la senatrice pentastellata – ho sempre inteso la politica non come un affannarsi a cercare personali prebende ma come cultura del fare in nome di un interesse superiore, quello della collettività. Negli anni di queste battaglie permettetemi di rivolgere un pensiero doveroso alla figura coraggiosa ed encomiabile di Eugenio Duca, ex deputato marchigiano, al gruppo M5S di Ancona, ai comitati cittadini. Insieme – sostiene Agostinelli – abbiamo raggiunto due grandi risultati. Il primo è stato il blocco del progetto dell’uscita Ovest del porto di Ancona: un project financing con clausole capestro, illegittime, di risarcimento a carico dello Stato e chilometri di galleria in area di frana. Secondo, lo stop al mega risarcimento chiesto allo Stato da Edoardo Longarini per la mancata realizzazione, dopo l’affidamento in concessione, delle opere pubbliche relative al piano di ricostruzione di Ancona, Macerata ed Ariano Irpino, un risarcimento non dovuto per un totale di circa 1 miliardo e 800 milioni che non sono stati spesi. Allora decidemmo che a pagare non doveva più essere Pantalone, che lo Stato appunto non doveva più essere spremuto per interessi personali. E ci riuscimmo, insieme. Spero – conclude su questo Agostinelli – che la memoria di questi risultati, raggiunti con caparbietà e a mani nude a favore di tutti i cittadini, non si spenga mai».

Ultimo ragionamento dedicato al Movimento, che« in Parlamento ha avuto problemi interni anche molto rilevanti, fra cui scissioni, alleanze difficili e addii di numerose figure» ma che ha contribuito a cambiare radicalmente l’Italia. «Certe spinte cosiddette ‘populiste’, pur con tutte le indiscutibili difficoltà derivanti dalla loro eterogenità, erano e sono ancora oggi necessarie per bilanciare gli equilibri della politica a favore delle classi sociali meno rappresentate. Da parte mia – conclude Agostinelli – sono stata e sarò sempre fuori da ogni litigio feroce per accaparrarsi una carica, conflittualità di cui sono invece spesso stata vittima in prima persona. Da quando si scioglieranno definitivamente le Camere e subentreranno i nuovi parlamentari sarò dove credo di poter essere utile a quegli ideali progressisti, sociali e ambientali che hanno sempre guidato le mie scelte politiche e personali».

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