di Claudia Brattini (foto di Federico De Marco)
Malore mentre nuota in mare, 79enne muore annegato. La tragedia questa mattina a Civitanova, a perdere la vita Giovanni Longhi, residente ad Ancona. Il corpo galleggiava dietro gli scogli ed è stato avvistato intorno alle 9,15 sul lungomare nord, nello specchio d’acqua di fronte allo stabilimento Golden Beach.
A lanciare l’allarme alcuni bagnanti, sul posto sono subito intervenuti la guardia costiera con la motovedetta, i bagnini, gli agenti del commissariato di polizia e la polizia locale, oltre al 118. Le operazioni di recupero sono durate circa un’ora e rese molto difficili dal fatto che con il mare molto mosso il corpo è stato spinto a ridosso della scogliera. Le indagini per identificare l’uomo si svolte per tutta la mattinata, coordinate dalla capitaneria di porto. Il 79enne ha una seconda casa sul lungomare nord di Civitanova e lì stava trascorrendo un periodo di villeggiatura.
Secondo quanto ricostruito dalla Guardia costiera questa mattina, poco dopo le 9, l’uomo ha deciso di entrare in acqua. Un bagnante con cui ha dialogato gli ha detto di prestare attenzione, viste le condizioni del mare, molto mosso. Si è spinto nel tratto tra le due scogliere quando, con ogni probabilità, ha accusato un malore che si è rivelato fatale. L’allarme è scattato intorno alle 9,15, una donna che era sotto il suo ombrellone vicino alla riva ha visto il padre in acqua che la invitava ad allertare i soccorsi dopo aver notato il corpo vicino agli scogli.
Ha così chiamato la Guardia costiera e nel frattempo Fausto Colotto, titolare del Golden Beach ed ex vigile del fuoco, allertato da un altro nuotatore che ha notato l’anziano, ha raggiunto la scogliera a nuoto e ci è salito sopra, per seguire il corpo e indicare il punto esatto alla guardia costiera, giunta sul posto con una motovedetta. Stessa operazione fatta dai bagnini Cristian Piermattei, Giorgio Ercolani e Omar Campolungo del Csla (centro soccorso litorale adriatico) coadiuvati da Caterina Rogani e Luca Sisti di Cluana Nantes. Usciti a nuoto e con il pattino sono riusciti a raggiungere gli scogli nonostante il mare mosso e a salirci sopra.
Le onde molto alte hanno spinto il corpo a ridosso della scogliera, rendendo complicate le operazioni di recupero. «Il soccorso è stato gestito in strettissima collaborazione con la Capitaneria – racconta il responsabile Csla, Giorgio Ercolani – . Abbiamo agito con due mosconi, uno da una parte e uno dall’altra per un appoggio e un supporto, mentre io sono entrato in acqua e sono riuscito a recuperare il corpo, che si trovava a cinque metri dalla scogliera, riverso a pancia in sotto. Ho riportato qualche piccola ferita sbattendo contro gli scogli, è stato difficile raggiungerlo viste le condizioni del mare di oggi. L’uomo indossava un costume ed era già morto purtroppo. Cosi sono riuscito a trascinarlo sino al moscone e poi è stato issato sulla motovedetta della Capitaneria e da lì in porto». Al molo sono poi arrivati il medico legale Antonio Tombolini e il pm di turno. Terminati gli accertamenti del caso la salma è già stata restituita ai familiari. Giovanni Longhi era vedovo, lascia il figlio Marco.
(Ultimo aggiornamento alle 15,30)
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