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Crisi idrica, chiesto lo stato d’emergenza

LA REGIONE ha inoltrato la richiesta alla Protezione civile nazionale. Le situazioni più difficili nelle province di Pesaro e Urbino e nelle zone montane del Maceratese

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L’assessore Stefano Aguzzi firma la richiesta dello stato di emergenza

La Regione ha chiesto lo stato di emergenza per la crisi idrica che sta colpendo le Marche. L’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, su mandato del presidente della Giunta, ha inoltrato al dipartimento nazionale di Protezione civile la richiesta per la dichiarazione dello stato di emergenza per l’intero territorio regionale anche in previsione di un rapido peggioramento della situazione per la scarsità di precipitazioni attese nelle prossime settimane.

RichiestaStatoEmergenzaIdrico_02-650x423 La richiesta è accompagnata da tutta la documentazione redatta dalla direzione ambiente e risorse idriche e dalla direzione Protezione civile e Sicurezza del territorio regionali che recepisce anche le relazioni richieste da parte dei comuni e degli Ato sulle effettive criticità presenti sul territorio. In particolare, sia i Comuni che gli Ato hanno evidenziato le spese e gli interventi messi in campo per fronteggiare la crisi idrica. Si parla di circa 700mila euro di spese straordinarie da parte dei Comuni e di circa 5,5 milioni di euro da parte degli Ato, oltre a circa 10 milioni di euro, sempre da parte di questi ultimi, da destinarsi a interventi strutturali in prospettiva. Le situazioni più difficili si registrano nella provincia di Pesaro-Urbino ed in quella di Ascoli per l’approvvigionamento di acqua potabile. La provincia di Macerata è toccata da una serie di situazioni di disagio nelle aree di montagna, legato soprattutto all’approvvigionamento idrico per gli animali. In queste zone la Regione, tramite la Protezione civile regionale, sta provvedendo regolarmente mettendo a disposizione dei Comuni interessati due autobotti. Minori disagi si registrano per le province di Ancona e Fermo. La Regione raccomanda di limitare il consumo di acqua, evitando gli sprechi.

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