Le note del violino di Marco Santini e quelle del piano della piccola Diana Dvalishvili, pianista-prodigio ucraina di soli 10 anni, scappata nelle Marche da Kharkiv e ora studentessa al Conservatorio Rossini di Pesaro, hanno reso unico quest’anno il concerto dell’alba a Numana.
Il tradizionale appuntamento di Ferragosto, che si ripete ormai da un decennio, dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria quest’anno è tornato ad emozionare il pubblico che ha gremito i giardini di Piazza Nuova. Dalle ore 5.15 di questa mattina la Riviera del Conero si è svegliata con le melodie dell’ensemble musicale del compostore osimano, con una cantante eccezionale come Rosa Sorice (soprano), composto da Marco Pangrazi (tastiere), Marco Lorenzetti (batteria), Emanuele Gatta (chitarra), Maurizio Scocco (basso) e arricchito per l’occasione da un complesso di archi. L’evento è stato presentato da Maurizio Socci e da Lucia Santini. Prima dei saluti, a sole ormai alto nel cielo, il sindaco Gianluigi Tombolini ha voluto ricordare il maestro Franco Cerri, il chitarrista jazz scomparso nel 2021 e cittadino onorario di Numana.
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