«Progetto Osimo Futura, il movimento politico a cui appartengo, si è espresso molto favorevolmente alla soluzione della variante a nord. In preparazione della campagna elettorale del 2019 affrontammo questo aspetto con l’ausilio di tecnici che ci spiegarono in maniera chiara che il tragitto a nord fosse l’unica possibilità per una vera strada di circonvallazione».
Il consigliere comunale di Pof, Achille Ginnetti, ricorda inoltre che «la cosiddetta strada di bordo a sud non poteva essere un’alternativa percorribile per i motivi che sono già stati evidenziati e che riportiamo. Non può essere definita una strada a scorrimento veloce per il numero elevato degli incroci, in alcuni tratti il tragitto era vicino alle abitazioni, la difficoltà (e l’impatto paesaggistico) del superamento dei crinali di via Flaminia II e via San Giovanni per arrivare alla Gironda (ex Mindolo). Convogliare tutto il traffico extraurbano e quello cittadino nel collo di bottiglia del primo tratto di via d’Ancona avrebbe significato spostare e amplificare il problema del traffico nella più importante via d’uscita della città».
A chi sostiene che i tratti già realizzati della strada di bordo a sud diverrebbero delle opere incompiute fa notare che« il tratto che va dal ponte sul Musone in via Montefanese fino alla rotatoria sopra la Lega del Filo d’oro costituisce il tratto comune tra le due ipotesi (sud e nord), – aggiunge il consigliere di Progetto Osimo Futura – i tratti già realizzati negli anni passati che vanno da quella rotatoria a via Molino Basso e dalla Vescovara a via Cagiata sono degli utili collegamenti per il traffico locale. Pof – conclude Ginnetti – sostiene che la variante alla Ss. 361 con un percorso da sud-ovest a nord della Città sia la migliore soluzione per alleggerire il traffico cittadino, per migliorare la viabilità verso il capoluogo di Regione e i servizi di pubblico interesse e per collegare le realtà produttive industriali e artigianali del territorio. Ora finalmente c’è un importante atto di indirizzo corredato dalla relazione tecnica e dal quadro economico, elementi indispensabili per cercare l’ammissione a finanziamenti pubblici, unica ‘strada’ per poter realizzare l’opera».
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