di Antonio Bomba (foto di Giusy Marinelli)
Mentre Enrico Letta parlava ai suoi elettori al ridotto delle Muse (leggi l’articolo), negli stessi momenti Gianluigi Paragone spiegava al proprio elettorato il programma elettorale di Italexit. Supportato dal filosofo Diego Fusaro, l’ex giornalista ha parlato ad oltre 200 persone corse a piazza Roma per ascoltarlo.
Al centro del discorso di Paragone la creazione di due distinte commissioni d’inchiesta. Una sulla gestione dell’emergenza Covid e l’altra sui vaccini. Da qui la promessa di abolizione della legge Lorenzin qualora andasse al governo. Troppe, sempre secondo il fondatore di Italexit, le morti per malore e quindi direttamente causate dal vaccino.
Chiara ancora una volta quindi la posizione completamente no vax del partito. E poi l’indispensabilità del gas russo per evitare una crisi nazionale irreversibile ed un immediato scostamento di bilancio per aiutare chi già non ce la fa più. Ribadito anche no all’invio delle armi per l’Ucraina
Non sono poi mancate critiche ad ogni partito, «Destra o sinistra pari sono. Gli stessi ordini e le stesse cose farebbero sottomessi come sono a Nato ed Ue».
E sempre sul “giogo” capitalistico americano ha incentrato tutto il suo intervento Fusaro il quale ha anche lui ribadito il no ad ogni provvedimento che limiti la libertà personale delle persone ed il no assoluto alla guerra mediante l’invio di armi ad una delle parti in conflitto.
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