Una raccolta fondi per sostenere in questo momento difficilissimo della sua vita Simone Bartolucci. Giovedì pomeriggio il 23enne di Barbara ha perso nell’alluvione la sorella Noemi, studentessa di 17 anni, e vede di ora in ora affievolirsi le speranze di riabbracciare la madre Brunella Chiù di 56, ancora dispersa. Il crowdfunding è stato lanciato in rete, sulla piattaforma ‘Go Fund Me, dai titolari del ‘Molino Paolo Mariani’ dove il giovane lavora ’. «Aiutiamo Simone, un caro amico e nostro collaboratore profondamente e personalmente colpito da questo tragico evento di grande sofferenza. Potete donare al seguente link: https://gofund.me/57835edc Grazie di cuore a tutti. ll dolore è di tutti». Si legge nell’appello che in poche ore ha raccolto adesioni e offerte da tutta Italia.
Simone si è salvato dalla furia dell’acqua aggrappandosi a un albero mentre con la madre e la sorella tentava di fuggire da casa per salire in auto. «Un ragazzo d’oro che manda avanti già da anni la sua famiglia studiando, lavorando nella nostra azienda come responsabile di un impianto di confezionamento e magazzino e seguendo al contempo anche la sua azienda agricola. Finisce qua e va a lavorare sui campi, come uomo di casa. Per noi è più che un dipendente» racconta al telefono Danny Mariani, proprietario e direttore del molino di contrada Coste a Barbara. «Per noi è uno di famiglia e adesso non ha più niente: in pochi secondi si è visto portare via i suoi affetti più cari. In queste ore sta spalando il fango nella sua casa fortemente danneggiata dall’alluvione, non ha più l’auto. La prima notte l’abbiamo ospitato noi ora ha trovato una sistemazione temporanea a casa della sua ragazza. Sta vivendo momenti di grande sofferenza e disperazione per la morte della sorella, di apprensione in attesa che ritrovino la mamma Brunella ancora dispersa. Abbiamo cercato di stargli vicini, lui è un ragazzo forte ed è consapevole di tutto quello che è successo. Non si è mai fermato nonostante tutto».
A Barbara portano i segni della devastazione non solo le abitazione. Molte aziende contano danni ingenti e hanno dovuto sospendere il ciclo produttivo. «Dalle prime stime sommarie riteniamo che la nostra azienda abbia subito danni per circa un milione e mezzo di euro per i locali per l’imballaggio dei sacchi completamente allagati mentre una parte della produzione si è salvata.- conferma Danny Mariani – Ci siamo rimboccati subito le maniche e grazie anche alla solidarietà ricevuta, cercheremo di ripartire già domani se ce la facciamo. Intanto però restiamo tutti vicini a Simone».
(redazione CA)
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