«L’unica cosa che provo a fare è levarmi dal c… e ci provo da tempo ma io e lui siamo due cose che fanno casini. Lo so che Simone mi vuole bene però sto cercando di togliermi dalla vita vostra, lui non ce la farà mai a vivere insieme a me…». E’ l’audio messaggio che Andreea Rabciuc ha inviato il 20 dicembre 2021 alla sorella di Simone Gresti, il suo fidanzato. Le parole della 27enne di Jesi, scomparsa poi nel nulla a Montecarotto tre mesi dopo quella data, sono state fatte ascoltare ieri sera nella nuova puntata di ‘Chi l’ha visto’, la trasmissione di Rai Tre che è tornata ad occuparsi del caso. «Lei si riferiva al fatto che non sarei andato via di casa perché non avevo la prospettiva di farlo, non c’erano le basi» ha spiegato in collegamento esterno Simone Gresti alla conduttrice Federica Sciarelli. La coppia viveva, infatti, a casa dei genitori del 43enne, a Moie.
«Da questo audio si ricava lo stato di sofferenza della ragazza che non riusciva a capire qual era la sua strada – ha sottolineato in studio l’avvocato Emanuele Giuliani, difensore di Simone – Potrebbe essere un elemento importante che avvalora la tesi dell’allontanamento volontario. Un audio che precede di pochi mesi il momento della scomparsa, ha il suo valore sotto il profilo della ricostruzione storica dei fatti». La procura, che ha disposto una proroga delle indagini peritali sui telefonini e dispositivi posti sotto sequestro, si muove però in tutt’altra direzione. Simone è l’unico indagato per il reato di sequestro di persona. Al momento restano con i sigilli anche il casolare sulla Montecarottese e la roulotte dove Andreea, Simone e altri due amici si erano incontrati nella notte tra l’11 e il 12 marzo scorso per una festa e da dove poi la ragazza sarebbe stata vista allontanarsi la mattina, e l’Audi del 43enne dove sono state rilevate tracce organiche della ragazza.
L’altro interrogativo sollevato ieri sera in Tv da Simone si è incentrato sul dettaglio del numero di amici virtuali improvvisamente aumentato sui social di Andreea. E’ probabile, però, che qualcuno abbia accettato la richiesta di amicizia inviata dalla ragazza prima di scomparire. Simone si è anche detto convinto che Andreea si trovi «dalla parti di Ancona». In questo caso è stato proprio il consulente del pool investigativo nominato dalla difesa, Andrea Ariola, a chiarire che tutte le segnalazioni e i presunti avvistamenti sono stati verificati senza riscontro la scorsa estate, con servizi effettivi e secondo rigidi protocolli. Un giallo lungo 6 mesi che lascia in una profonda sofferenza la mamma della 27enne, Georgeta. Ieri alla redazione di ‘Chi l’ha visto’ la donna ha scritto parole raggelanti: «Dentro di me c’è sempre una speranza, sono però troppi mesi che mia figlia non si fa sentire, comincio a pensare che non ci sia più».
Scomparsa di Andreea, nuovo sopralluogo al casolare della festa
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