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Grandi concerti estivi:
volano stracci
tra il sindaco e le Liste civiche

OSIMO - Rimpallo di responsabilità sui numeri del bilancio della Asso. l'azienda che li ha organizzati, nei diversi mandati amministrativi anche per un contenzioso pregresso con l'Inps. Nella querelle entra anche l'ex consigliera comunale Maria Grazia Mariani

Il palco dei concerti in piazza Boccolino

 

Volano stracci tra il sindaco Simone Pugnaloni e le Liste civiche dopo il dibattito consiliare sui costi dei grandi concerti estivi di Osimo.

Il sindaco Simone Pugnaloni (Pd)

«L’Amministrazione Simoncini ci costringe a una causa Inps/Asso costata agli osimani 114.626 euro gia’ versati ad Inps, 112.568 euro spese legali liquidate e 170.000 euro in corso di giudizio in Cassazione. Il totale della causa amministrazione Simoncini su scelte Asso/Inps è circa 400.000 euro. Il contenzioso non e’ ricchezza ma dispendio di risorse da denunciare agli organi competenti. – fa osservare  Simone Pugnaloni – Simoncini si preoccupa pero’ del volano economico prodotto dall’organizzazione dell’estate cittadina che ha portato ad Osimo cantanti di caratura internazionale. Il costo dei concerti a consuntivo si aggirera’ attorno a 100.000 euro che su un bilancio di circa 30.000.000 rappresenta lo 0.33%, comunque ben spesi perche le migliaia di persone giunte in piazza boccolino hanno consumato alimenti e bevandi tra i locali del centro storico. Ricordo poi agli osimani che l’Amministrazione Simoncini ci ha lasciato una fideiussione irregolare da 1.8 milioni di euro. L’opera poi e’ stata realizzata dalla nostra amministrazione impegnando risorse del bilancio comunale. Opera strategica che andremo ad inaugurare nei prossimi giorni. Il bypass a Padiglione che dopo decenni liberera’ il traffico dal crociale della frazione».

Stefano Simoncini (Liste civiche)

Replicano le Liste civiche, delle quali il consigliere comunale ed ex sindaco Stefano Simoncini è espressione, rilevando che solo i movimenti «hanno sollevato il coperchio sulle spese dei concerti estivi. Gli altri tutti allineati all’amministrazione comunale. La giustificazione del sindaco che i concerti sono serviti a sostenere i bar del centro non regge. – rimarcano in una nota – Va bene che gli esercizi commerciali del centro possano avere iniziative che li aiutano, ma allora tutti gli altri che non sono del centro? I bar che si trovano fuori dalle mura del centro? Le altre attività commerciali sparse nelle frazioni?». Poi rilanciano ricordando i «21 milioni di fideiussione a carico del Comune per rifare l‘illuminazione pubblica. Un peso enorme per tutti i cittadini di Osimo. – prosegue il comunicato – E’ stato scoperto nell’ultimo consiglio comunale dalle Liste civiche che hanno chiesto spiegazioni in merito alla maggioranza. L’assessore Pellegrini ha cercato in modo vago e confuso di ridurre la cosa, ma 21 milioni di garanzia sulle spalle della città non sono bruscolini. Si è poi scoperto che per cambiare le lampade pubbliche in led, la nuova società ha ottenuto una garanzia dal Comune di Osimo per 21 milioni di euro. Un peso enorme, a carico delle future generazioni».

La consigliera di FdI Maria Grazia Mariani nella Sala Gialla (foto d’archivio)

Nel dibattito fiorito sui social sul tema concerti e bilancio Asso, si inserisce anche l’ex consigliera comunale di FdI. Maria Grazia Mariani. Fratelli d’Italia nel 2018 si era preoccupata delle sorti di Asso con l’allora consigliere comunale Mariani, presente in una conferenza stampa accanto a Carlo Ciccioli, Elena Leonardi e Lorenzo Rabini. «L’Ispettorato del lavoro aveva contestato alla Asso contributi non versati a carico dell’ex presidente delle Liste civiche, per il periodo 2012-2014 , e per alcuni mesi seguenti a carico del successivo presidente (Pd). – ricorda ora Maria Grazia Mariani – I due ex presidenti erano chiamati a pagare in solido con la Asso, la somma complessiva di oltre 609mila euro (comprensiva di sanzioni). Al primo venivano contestati: lavoratori in nero (sei), utilizzo dei voucher in frode alla legge (118 dipendenti), disconoscimento di co.co.co., uso illegittimo di co.co.pro (5 lavoratori) e il rimborso chilometrico. Al secondo era contestata la retribuzione ad una trentina di lavoratori per la stessa mansione con l’alternanza di voucher e prestazioni occasionali. Ora a distanza di tre anni, il sindaco Pugnaloni lamenta il pagamento di 400mila euro sborsati a seguito di procedimenti giudiziari (non terminati). Ma qualcuno si preoccupa dei lavoratori danneggiati?» si domanda l’ex consigliera comunale.

 

Grandi concerti dell’estate: Stefano Simoncini interroga, il Comune fa i conti

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