di Antonio Bomba
Pronti, via. Con l’autocandidatura a sindaco annunciata ieri da Marco Baldassini è ufficialmente partita la campagna elettorale per le comunali falconaresi del 2023.
Comandante della marina mercantile, Baldassini ha deciso di candidarsi a sindaco dopo un quinquennio in consiglio comunale che di certo non è passato inosservato ai più. Eletto nella lista civica Falconara In Movimento che appoggiava il sindaco poi eletto Stefania Signorini, ha lasciato Fim già nel 2019 per poi uscire dalla maggioranza stessa a giugno 2021, formando il gruppo misto. Adesso la ferma volontà di scendere in campo autonomamente con un progetto tutto suo. Ma come si chiamerà la sua creatura? «Sto lavorando -spiega a Cronache Ancona, Baldassini – alla creazione di due liste civiche i cui nomi verranno resi noti a gennaio, quando annunceremo anche tutti i candidati».
Ed anche qui sta la particolarità della scelta di Baldassini perché «le candidature -prosegue il consigliere- sono aperte a tutti. Non mi importa se uno ha la tessera di un partito o no, se ha già fatto politica o no. Quel che è certo è che deve condividere il nostro programma e credere che Falconara abbia bisogno di un vero ed importante cambiamento come lo sono io. Selezionerò i candidati -gradisce precisare Baldassini- assieme ai miei più stretti collaboratori e si andrà per capacità. La politica deve essere occasione per tutti. Basta con gli amici degli amici. Basta con i politici di professione. Occorre fermare la deriva cittadina».
Ma cosa intende per deriva e in cosa la giunta attuale ha commesso i maggiori errori secondo lei? «Gestione del verde, tagli ai servizi sociali per 50.000 euro. Fondi non spesi, sversamenti in mare. Penso a quante volte si è preferito risparmiare anziché fare cose in un’ottica futura. Mi riferisco in particolar modo agli impianti sportivi. Adesso si sta riasfaltando senza seguire direttive e consigli di Viva Servizi. Mi rifaccio -conclude Baldassini- a quanto detto dalla sindaca di Francavilla a mare: “Basta con feste e festicciole. Servono interventi concreti per la città”».
E gli altri cosa faranno? Praticamente certa la ri-candidatura del sindaco uscente Stefania Signorini che nel 2018 fu supportata dalle liste Falconara in Movimento, Uniti per Falconara, Direzione Domani e Ridisegnare Falconara. L’area elettorale di riferimento per lei non cambierà. Da vedere quali liste civiche e movimenti si aggiungeranno a suo supporto e quali magari cambieranno nome. Chissà.
Attenzione invece ad Insieme Civico, progetto nato anni fa a Jesi e che da tempo ha un suo seguito anche a Falconara. Stando alle indiscrezioni non presenterà il carabiniere Matteo Marinacci a sindaco come nel 2018, ma occhio: è probabile che il candidato avrà sempre una divisa. Il nome che circola sempre più frequentemente è quello di Anna Grasso, da tempo alla polizia municipale di Jesi ma per anni in servizio a Falconara. Sugli altri fronti tutto tace. Devono ancora fare le prime mosse il Partito Democratico ed il centrosinistra. Idem il centrodestra ed il Movimento 5 stelle. Attenzione anche a cosa faranno i partiti ed i movimenti di sinistra ed i movimenti ecologisti. Formeranno un fronte unico con il centrosinistra o correranno individualmente? Per ora tutto tace. Alle prossime puntate.
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