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Lutto cittadino e fiaccolata
per salutare Ilaria Maiorano

OSIMO - Sabato bandiere a mezz'asta e cordoglio per i funerali della giovane mamma di due bambine uccisa nell'abitazione di via Montefanese, domenica il corteo in centro con un momento di riflessione sul tema della violenza contro le donne. La presidente della Consulta Pari Opportunità: «Era una di noi, siamo amareggiate che la nostra comunità non sia riuscita a proteggerla e sostenerla»

Ilaria Maiorano

 

Il suono cupo delle campane della chiesa, i negozi chiusi in segno di rispetto e le bandiere a mezz’asta sulla facciata di palazzo comunale per salutare Ilaria Maiorano, la 41enne osimana trovata morta martedì mattina nella sua abitazione di via Montefanese. Secondo la procura la donna è stata uccisa durante un litigio dal marito magrebino Tarik El Ghaddassi, in carcere da due giorni con l’accusa di omicidio volontario. Il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni proclamerà il lutto cittadino per sabato prossimo, il 15 ottobre data dei funerali, e il giorno successivo organizzerà una fiaccolata per ricordare la giovane mamma di due bambine, che lui stesso aveva conosciuto fin da ragazzina sui banchi di scuola come compagna di classe. «Alle ore 10 di sabato presso la chiesa di San Marco Evangelista verranno celebrati i funerali della nostra concittadina Ilaria Maiorano. Per l’intera giornata delle esequie Osimo osserverà il lutto cittadino» scrive il sindaco che invita inoltre «tutta la cittadinanza a prendere parte alla fiaccolata che, nel ricordo di Ilaria, domenica 16 ottobre, alle 18. Partirà da Piazza del Teatro per raggiungere Piazza Boccolino. Faremo tutti insieme un momento di riflessione sul tema della violenza contro le donne ed in tutte le sue forme. Perché quello che è accaduto ad Ilaria non si ripeta». La camera ardente sarà aperta domani alle 8 nella casa funeraria Vigiani di via Oscar Romero 11/b a San Biagio di Osimo.

Ieri i medici legali Mauro Pesaresi e Paolo Francesco Busardò hanno eseguito l’autopsia sul corpo della donna. L’esame necroscopico, anche attraverso l’esame istologico dei tessuti, permetterà di chiarire con maggiore certezza l’ora esatta e le cause della morte di Ilaria, se il decesso è stato istantaneo o se invece è sopraggiunto dopo agonia. Elementi che saranno importanti per individuare o escludere responsabilità da tradurre in eventuali ipotesi di reato. Parallelamente proseguono anche le indagini più tecnologiche sui cellulari e tabulati telefonici posti sotto sequestro, affidate all’analista forense Luca Russo, che aiuteranno a capire i movimenti sulla scena del delitto ma anche il traffico di telefonate, chi le ha ricevute e chi le ha inoltrate.

«Era una di noi. La Consulta Donne – Pari Opportunità del Comune di Osimo esprime profondo dolore e sgomento per la tragica vicenda che ha visto come protagonista la nostra concittadina, Ilaria Maiorano. Nel manifestare la nostra vicinanza ai suoi familiari, e in particolare alle bambine, siamo amareggiate che la nostra comunità non sia riuscita a proteggerla e sostenerla» sottolinea oggi in una nota  la presidente della Consulta Donne – Pari Opportunità di Osimo, Ursula Signorino. «La Consulta – prosegue la professoressa Signorino – è sempre più convinta dell’importanza e della necessità di continuare a intervenire attraverso una solida e costante azione strutturale che abbia come cardine una formazione educativa e culturale specifica. Formazione ed informazione sono dunque essenziali per fornire alle donne i giusti strumenti per affrontare le situazioni critiche ed uscire dal vortice della violenza. Siamo convinte che le istituzioni tutte debbano incrementare le risorse e i mezzi per rafforzare gli interventi sul territorio a favore dei consultori e della rete antiviolenza e per garantire percorsi già avviati in collaborazione con l’ambito territoriale e sociale». L’appello finale della presidente della Consulta è rivolto «al senso di responsabilità individuale affinché nessuna donna sia più sola: si inizia dalla consapevolezza per arrivare alla forza della denuncia. Ricordiamo che in caso di emergenza è possibile chiamare il 112 (numero unico per le emergenze), il 1522 (numero nazionale antiviolenza donne). Nel nostro comune è inoltre operativo lo sportello antiviolenza dell’associazione Donne e Giustizia, attivo al numero 800 03 28 10».

(m.p.c.)

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