Si è svolta questa mattina, come annunciato nei giorni scorsi, l’assemblea pubblica organizzata da Fim, Fiom e Uilm davanti alla sede centrale della Whirlpool di Fabriano, in via Aristide Merloni. Alla manifestazione, concimintante allo sciopero di 2 ore, sono stati invitati i sindaci e i parlamentari del territorio, le comunità locali e la Regione Marche. Lavoratori e sindacati in stato di mobilitazione, sono ancora in attesa di confrontarsi con la multinazionale per conoscere se il piano di riorganizzazione aziendale preveda anche l’ancora ipotetica vendita del gruppo nell’area Emea.
«Stamattina, il sindaco David Grillini ed il vice sindaco Michela Bellomaria hanno aderito all’assemblea pubblica presso la sede Whirlpool di Fabriano, promossa dalle sigle sindacali di categoria Fim-Fiom-Uilm. – fa sapere una nota del Comune di Cerreto d’Esi – L’iniziativa, a cui erano presenti i sindaci del comprensorio, le comunità locali e l’assessore regionale Stefano Aguzzi, i consiglieri regionali Carancini e Mastrovincenzo, il presidente dell’Unione Montana, Sagramola è stata indetta dal coordinamento unitario a seguito della decisione di Whirlpool di non presentarsi al tavolo convocato dal Ministero dello Sviluppo economico per aprire un confronto sui termini della vendita del gruppo Emea, annunciata dalla multinazionale».
Tra gli operai e i sindacati in mobilitazione, l’amministrazione comunale di Cerreto d’Esi ha espresso «viva preoccupazione per l’impatto occupazionale e sociale che questa ennesima vertenza rischia di avere sul territorio dell’area montana, già fortemente depauperato da anni di crisi del comparto dell’elettrodomestico. Un timore esternato e condiviso anche dagli altri Sindaci del territorio durante i recenti tavoli territoriali che si sono riuniti sull’argomento.- prosegue il comunicato – Il Comune di Cerreto d’Esi considera quanto mai necessaria una risposta univoca e sinergica che unisca le istituzioni, le sigle sindacali, le maestranze, così come è avvenuto per Elica e lavorerà con impegno e convinzione affinché i posti di lavoro, di nuovo a rischio nel nostro territorio, vengano salvaguardati».
Anche l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi, era presente a Fabriano, davanti ai cancelli dello stabilimento Whirlpool, per solidarizzare con i lavoratori che avevano indetto due ore di sciopero e un’assemblea pubblica contro la paventata crisi aziendale e conseguente chiusura delle attività. «Ho risposto all’invito delle delegazioni sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil a partecipare alla manifestazione – ha detto Aguzzi – per far sentire che l’assessorato e la Regione Marche sono al fianco dei lavoratori. Li sosterremo fino in fondo, così come è stato per altre crisi aziendali quali Elica o Caterpillar. E’ l’impegno che ho preso davanti a tutti loro».
Già a luglio l’assessore Aguzzi aveva chiesto al Ministero dello Sviluppo economico la convocazione di un tavolo nazionale che ponesse l’attenzione sulla questione Whirlpool. Tavolo poi convocato ma disertato da parte dell’azienda. «E’ questo – ha commentato Aguzzi – un fatto grave e preoccupante che pone dei forti dubbi sulla volontà di mantenere le attuali attività su questi territori. Un rischio che dobbiamo scongiurare». I lavoratori di Whirlpool giudicano inaccettabile il rifiuto della società a confrontarsi al tavolo convocato al Ministero in merito all’annunciata vendita del gruppo Emea, titolare del marchio Whirlpool, di qui il motivo dello sciopero odierno».
«Ho anche portato a conoscenza dei lavoratori – ha proseguito Aguzzi – il fatto di aver scritto già a giugno anche ai miei colleghi delle altre Regioni, Toscana, Campania e Lombardia, dove ci sono altri stabilimenti Whirlpool, chiedendo un’azione comune. Continueremo come Regione ad impegnarci e a collaborare con tutte le istituzioni locali e con tutte le sigle sindacali dei lavoratori affinché si arrivi a un futuro certo e a risposte chiare per il mantenimento dei posti di lavoro».
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