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Galline, polli e anatre
come animali da compagnia
Zampe ferite e “scarpine” ad hoc (Video)

TREND - Marta Conti, medico veterinario: «Questi nuovi animali domestici sono di difficile inquadramento normativo e per cui la gestione non è sempre facile»
Galline al guinzaglio e maialini in casa

 

 

di Antonietta Vitali

Chi di noi non ha avuto mai un pesce rosso in casa alzi la mano. Negli anni ’80 spopolavano, si vincevano addirittura alle feste di paese ma andavano anche molto di moda i criceti, i furetti. Poi il trend si è spostato sui conigli e poi si è passati alla rettilo-mania: iguana, serpenti, addirittura coccodrilli per i più audaci. Qualcuno potrà vantare sicuramente di avere notizia di appassionati di grandi felini in casa oltre agli sdoganatissimi cane e gatto ma, signore e signori, è giusto che si sappia che tutti gli animali appena scritti sono oramai demodé. Almeno questo è quello che accade nella grande Milano dove impazza la moda degli animali da cortile da tenere in casa come “i nuovi animali domestici”.

Tenuti singolarmente o persino in piccoli pollai domestici, pare sia il momento di avere come amici in casa, galline ovaiole delle più svariate razze quali, broiler bianchi da carne (quelli con il petto più sviluppato per intenderci), padovane, moroseta, amrock, ma anche oche e anatre. Tenute come veri e propri animali da compagnia, vengono portate a passeggio al guinzaglio e si trovano sul mercato anche molti gadget per loro, dalle pettorine ai giochi da casa ai raccogli deiezioni perché, diciamolo, le esigenze fisiologiche di questi animali sono un pò particolari. Non è una condizione, quella casalinga, che fa particolarmente gioco a polli, galline & co. Essendo animali ruspanti, passeggiare tutto il giorno sul pavimento di un appartamento provoca loro la nascita di calli che poi il veterinario deve curare. E per loro spuntano anche scarpine che possono cambiare tonalità in abbinamento ai colori del pennuto. Grande attenzione, da parte dei proprietari, anche al cibo di cui si nutrono i loro amici: è bandito infatti il mangime per galline ovaiole (acquistabile in un consorzio) se privo dell’indicazione “biologico” come a dire a una gallina “già che vivi in cattività almeno mangiare sano!”.

Sono dunque lontani i tempi in cui George Clooney liberalizzava il maiale in casa anche se, ad onor del vero, mini pig (maialini nani) che non superano i 40 kg hanno ancora i loro sostenitori. Fino al 18 giugno 2013 un regolamento di condominio poteva impedire che i condomini avessero animali domestici in casa ma oggi questo non è più possibile grazie all’art. 1138 che ha liberalizzato l’ingresso degli animali domestici in condominio purché però vengano rispettate le norme di igiene e sanità pubblica. Tuttavia, racconta Marta Conti, medico veterinario «questi nuovi animali domestici sono di difficile inquadramento normativo e per cui la gestione non è sempre facile». Possiamo dubitare fortemente che nelle realtà urbane marchigiane questa moda possa prendere piede, siamo fortunati a vivere in luoghi dove generalmente, durante la bella stagione, la gente qui viene in vacanza. In molte zone i paesaggi sono ancora incontaminati, la nostra storica vocazione agricola è ancora molto forte e non è stata mai, grazie a Dio, abbandonata. Proprio per questi motivi, ci possiamo mettere nei panni di chi sente il bisogno di un ritorno alle origini e alla semplicità scegliendo questi come nuovi amici animali. E allora ci viene spontanea un’idea geniale! Siamo pieni di borghi storici che aspettano soltanto di essere ripopolati, dove la qualità della vita è fantasmagorica, l’aria che si respira anche, il cibo è davvero “dal produttore al consumatore”, le galline vivono felici nel loro habitat e sono accoglienti con chi vuole andare a far loro visita, è arrivata la fibra e quindi la connessione è ottima. Tornare a rivivere questi luoghi vuol dire anche dare un’ipotesi di futuro alla loro conservazione storica che altrimenti andrebbe perduta e far crescere i bambini in luoghi che sembrano molto i paesi delle fiabe. Smart working o una nuova vita da queste parti? E perché no? Anche le galline ringrazieranno. 

 

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