facebook rss

Consegnato a Giovanna Trillini
il ‘Premio Città di Staffolo’

LA LEGGENDA del fioretto italiano ha ricevuto ieri dalla mani del sindaco Sauro Ragni la chiave della città. La campionessa olimpica «con i suoi 25 anni di carriera e le molteplici vittorie, rappresenta al meglio i valori dello sport: dedizione, sacrificio, auto-disciplina, impegno e resilienza»

Il premio città di Staffolo consegnato dal sindaco Sauro Ragni a Giovanna Trillini

 

 

È stato consegnato ieri a Giovanna Trillini, sportiva jesina di fama internazionale, il Premio Città di Staffolo, giunto quest’anno alla 21esima edizione. Attraverso il conferimento “simbolico” della chiave della città alla pluricampionessa olimpica si è espresso un gesto di fiducia e di riconoscimento per il lustro apportato non soltanto alla Regione Marche ma al mondo intero. Per la sua indiscussa carriera e per il messaggio positivo che veicola attraverso la nobile arte della scherma, disciplina che coniuga forza, tenacia e dedizione, qualità necessarie per arrivare a tagliare i traguardi più importanti nello sport e nella vita. Nella mattinata di sabato 22 ottobre presso il Teatro Cotini di Staffolo si è tenuto l’evento-dibattito a cui hanno preso parte: Giovanna Trillini, Sauro Ragni (sindaco di Staffolo), Lucia Toccafondo (assessore per il Comune di Staffolo), Daniele Carnevali (presidente della Provincia di Ancona), Samuele Animali (vicesindaco e assessore allo Sport del Comune di Jesi) e Stefano Angelelli (vicepresidente del Club Scherma Jesi). Moderatore dell’incontro Giancarlo Brecciaroli, presidente della Commissione Premio Città di Staffolo.

I saluti di benvenuto – ricorda una nota ufficiale dell’evento – sono del sindaco Sauro Ragni che definisce questo premio un grande orgoglio per la comunità di Staffolo. Prosegue il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali che parla dello sport come “palestra di vita” e l’assessora alla cultura del Comune di Staffolo, Lucia Toccafondo che esprime l’onore dell’Amministrazione comunale a conferire questo premio a una donna che, con i suoi 25 anni di carriera e le molteplici vittorie nel fioretto, rappresenta al meglio i valori dello sport: dedizione, sacrificio, auto-disciplina, impegno e resilienza. Giovanna Trillini prende la parola davanti ad una sala gremita che ha visto la presenza anche di 50 studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado di Staffolo: «Trovarmi qui è un onore e un piacere. È un bellissimo riconoscimento per la mia carriera da atleta e spero che lo diventerà anche per la mia carriera da tecnico» Si rivolge ai giovani studenti dicendo «cercate sempre di raggiungere i vostri sogni e ricordatevi che per farlo c’è bisogno di dedizione e tenacia. Incontrerete vittorie e sconfitte e da queste ultime trarrete l’insegnamento più importante per le vittorie successive».

La pluricampionessa olimpica, oggi tecnico ed allenatrice della nazionale italiana assoluta e consigliere della federazione italiana di scherma, ha risposto alle molteplici domande degli studenti raccontando la sua storia sportiva, le sue vittorie e i suoi momenti difficili.«Tanti sono gli insegnamenti di questo sport. Occorre lavorare per raggiungere i propri obiettivi, nessuno ci regala niente. Occorre anche saper affrontare le sconfitte, capirne i motivi e lavorare sugli errori fatti». Continua ricordando l’orgoglio e l’onore nell’essere chiamata al ruolo di portabandiera nella Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi di Atlanta nel 1996. «Essere l’alfiere è stata una grandissima emozione che paragono ad una medaglia olimpica perché ho rappresentato il mio Paese e sono stata scelta a modello per gli atleti italiani». Della sua attività attuale di allenatrice dice che le piace motivare i ragazzi «per me è divertimento, passione e lavoro».

Lei ha avuto grandi allenatori come Giulio Tomassini e Stefano Cerioni campione olimpico ed attuale ct; ma il primo grande maestro che l’ha messa in guardia è stato Ezio Triccoli, il fondatore del Club Scherma Jesi, uno dei più titolati al mondo. Grazie ai suoi campioni e all’impegno di più generazioni è un’eccellenza del territorio marchigiano. All’evento era presente il vicepresidente Stefano Angelelli. «Per noi è un onore essere qui. Io ho vissuto il club, che vanta numerosissimi campioni, dal 1962 dapprima come atleta. Le medaglie olimpiche vinte dal nostro club sono paragonabili o superiori da quelle vinte dal Portogallo». Conclude Samuele Animali, vicesindaco e assessore allo sport del Comune di Jesi, patria della campionessa oltre che città dello sport: «Non basta la grinta, la tenacia, la motivazione – afferma – ci vuole anche la comunità attorno agli atleti, una comunità che crei le condizioni affinché tutto questo possa accadere La pluricampionessa con il suo impressionante palmares (16 medaglie d’oro – 4 alle Olimpiadi, 9 ai Mondiali, 2 agli Europei ed 1 ai Giochi del Mediterraneo – 7 d’argento e 12 di bronzo più 4 trofei di Coppa del Mondo) entra con questa 21° edizione nell’albo d’oro dei premiati che annovera: Enzo Cucchi, Valeria Moriconi, Walter Piacesi, Marco Poeta, Walter Valentini, Arnaldo Pomodoro, Oscar Piattella, Eliseo Mattiacci, Mario Sasso, Maurizio Galimberti, Roberto Stelluti, Bruno D’Arcevia, Concetto Pozzati, Tino Stefano, Iginio Straffi, Teatro Giovani – Teatro Pirata, Giulio Vesprini, Aldo Grassini e Daniela Bottegoni, Francesca Faedi e Aicu.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X