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L’Opa di Della Valle non raggiunge la soglia:
Gruppo Tod’s resta ancora quotato in Borsa

ECONOMIA - Attraverso la DeVa Finance era stata lanciata un'Offerta pubblica d'acquisto di 40 euro ad azione, che però si è fermata all'86,85% del capitale sociale, contro il 90% necessario per procedere con il delisting del marchio. «Prendiamo atto che parte del mercato ha ritenuto l’offerta da noi fatta inferiore alle sue aspettative. Non la perfezioneremo, le azioni saranno restituite. Lavoreremo tutti per ottenere nei tempi necessari la realizzazione di un’operazione che si spera e si auspica sarà di grande successo»

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Andrea e Diego Della Valle

La famiglia Della Valle si è fermata a un passo dalla soglia del 90% necessaria per procedere con la proposta di delisting di Tod’s, cioè l’uscita del titolo dal listino della Borsa. Si è conclusa ieri, l’offerta pubblica d’acquisto lanciata durante l’estate da DeVa Finance (società controllata dalla famiglia Della Valle), che aveva messo sul piatto 400 milioni di euro per rilevare il 25,5% del capitale della società di Casette d’Ete con l’acquisto delle azioni in circolazione a 40 euro l’una. L’obiettivo dei Della Valle era e rimane quello, in accordo col socio di minoranza, la famiglia Arnault che con Lvhm possiede il 10% di Tod’s, di aumentare il valore del gruppo nel medio e lungo periodo, tenuto conto della grande instabilità dei mercati a livello macroeconomico. Per far questo avrebbero dovuto racimolare sul mercato azioni corrispondenti al 90% del capitale sociale, l’Opa si è fermata invece poco sotto all’87%. Questo perché, principalmente, il titolo è stato sopra i 40 euro durante tutto il periodo dell’offerta e quindi per gli investitori non era conveniente vendere.

«Sulla base dei risultati provvisori comunicati dall’intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni – fa sapere stamattina la DeVa Finance – alla chiusura del periodo di adesione, risultano portate in adesione all’Offerta complessive 4.134.358 Azioni, rappresentative del 12,49% del capitale sociale dell’Emittente e pari al 48,91% delle azioni oggetto dell’offerta. Sulla base dei risultati provvisori, laddove confermati, l’offerente verrebbe a detenere a esito dell’offerta, congiuntamente alle persone che agiscono di concerto, complessive 28.774.170 azioni, rappresentative dell’86,95% del relativo capitale sociale. I risultati provvisori comportano, quindi, il raggiungimento da parte dell’offerente, congiuntamente alle persone che agiscono di concerto, di una partecipazione complessiva inferiore al 90% del capitale sociale dell’emittente. Pertanto, alla data odierna non si è avverata la condizione sulla soglia».

Così i Della Valle stamattina hanno comunicato che non intendono riaprire i termini dell’offerta per 5 giorni, rinunciando alla condizione sulla soglia del 90%. Lasciando comunque intendere che resta la volontà procedere al delisting, probabilmente tramite fusione di Tod’s entro i 6 mesi successivi alla chiusura dell’Opa. «L’offerente – continua infatti DeVa Finance – comunica sin d’ora che non intende rinunciare alla condizione sulla soglia, con la conseguenza che l’offerta non si perfezionerà. In ragione di tutto ciò, le azioni portate in adesione all’offerta saranno restituite e immesse nuovamente nella disponibilità dei rispettivi titolari, senza addebito di oneri o spese a carico degli stessi, entro oggi, giorno di Borsa aperta. Gli aderenti non subiranno alcun pregiudizio avuto riguardo alla maggiorazione del voto maturata o in corso di maturazione».

«Prendiamo atto che parte del mercato – spiegano dalla DeVa – ha ritenuto l’offerta da noi fatta inferiore alle sue aspettative, considerando il valore del Gruppo Tod’s superiore a quello espresso attualmente in Borsa. La nostra decisione di lanciare l’offerta (mettendo a disposizione dell’operazione come famiglia Della Valle un importo di oltre 400 milioni di euro) era determinata dal fatto che intendevamo, con una strategia industriale molto precisa, poter aumentare nel medio periodo il valore del Gruppo, tenendo altresì conto che si dovranno affrontare mercati difficili ed imprevedibili a livello macroeconomico in tutto il mondo. Il prezzo da noi offerto è stato calcolato tenendo conto di programmi futuri e strategie accurate; pertanto fin dall’inizio non abbiamo mai fatto menzione, né dato aperture, a una sua modifica. Chi ha deciso di mantenere le proprie azioni avendo letto le motivazioni dell’offerta, da noi illustrate nel Documento di Offerta, vuol dire che condivide la nostra visione e la sua esecuzione; pertanto da domani lavoreremo tutti per ottenere nei tempi necessari la realizzazione di un’operazione che spero ed auspico sarà di grande successo. Le forti basi strutturali del Gruppo, la fedeltà dei nostri consumatori, la desiderabilità dei nostri marchi, la competenza dei nostri artigiani e dei manager che guidano il Gruppo saranno di grande aiuto alla realizzazione del progetto».

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